Licenziamenti negli appalti RFI Campania, USB: provvedimenti illegittimi e sproporzionati
Questa mattina i sindacati di categoria e le RSA hanno organizzato un sit-in di protesta al binario 24 della stazione ferroviaria di Napoli a sostegno dei tre lavoratori della società Nuova Dimensione ingiustamente licenziati, costretti allo sciopero della fame. Decine i lavoratori che in segno di solidarietà verso i propri colleghi hanno deciso di aderire al presidio.
Mercoledì 16 ottobre i tre lavoratori della Nuova Dimensione, dell’Appalto dei cantieri RFI Campania, che svolgono l’attività di assistenza agli utenti a ridotta capacità motoria in salita e discesa dai treni, si sono visti recapitare la lettera di licenziamento disciplinare. Tale situazione accade a valle di una dibattuta discussione sulla necessità o meno di attivare i contratti di solidarietà all’interno dell’azienda e dell’indisponibilità mostrata dalla società, fino ad oggi, nel confrontarsi sull’organizzazione del lavoro nel rispetto di quanto previsto dal CCNL.
A fronte di ciò, è stata immediata la reazione del sindacato USB Lavoro Privato, e delle altre organizzazioni sindacali, nel proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale con un presidio di solidarietà all’interno della stazione ferroviaria per denunciare pubblicamente le condizioni disagiate di lavoro e la mancanza di idonei locali attrezzati per il ricovero dei lavoratori.
Gli addetti all’assistenza dei viaggiatori a ridotta capacità motoria davanti alla innumerevoli mancanze hanno sempre fatto prevalere nel rapporto con l’azienda il buon senso, atteggiamento non ricambiato visto i tre licenziamenti immotivati e pretestuosi.
“Licenziamenti illegittimi e sproporzionati rispetto ai fatti contestati ai lavoratori, volti solo a creare un clima di terrore all’interno del cantiere – dichiara Adolfo Vallini dell’Esecutivo Provinciale USB Lavoro Privato - l’azienda deve ritirare i licenziamenti e far tornare al lavoro i tre dipendenti, oltre a ripristinare le corrette relazioni sindacali tese a garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e delle norme in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La committente dell'appalto, Rete Ferrovie Italiana, del gruppo ferrovie dello stato dovrebbe intervenire in modo positivo in questa assurda vicenda e verificare che l'appalto segua i dettami previsti dal capitolato circa la tutela dei lavoratori".
I sindacati di categoria, congiuntamente alla RSA, vista la gravità del provvedimento adottato, hanno attivato le procedure di raffreddamento in attesa di un sollecito incontro con la società per confrontarsi nel merito delle questioni, o di una decisione che accolga le proprie richieste.
In caso contrario, verranno predisposte nuove iniziative di protesta, tra cui lo sciopero.