MOBILITA' IN CAMPANIA LE ANALISI "SCARICABARILE" NON SERVONO - URGONO I FATTI

E' necessario, sin da subito, aprire dei confronti con la Regione Campania, sul tema mobilità: ferro,gomma, mare

Napoli -

Il 28 ottobre u.s. l'USB Campania ha assistito alla conferenza stampa tenuta dal Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

La discussione, tenuta, senza possibilità alcuna di contraddittorio, si è svolta toccando tutti gli argomenti relativi al settore : ferro, gomma, mare.

Il neo presidente regionale è partito dall'analisi della sciagurata gestione della giunta Caldoro, missione fin troppo facile per affrontare un tema così complesso ed articolato come quello dei trasporti regionali, oltretutto mettendo in piedi il classico scaricabarile a cui siamo abituati da troppi anni.

Quindi, pur confermando le gravissime colpe attribuibili alla precedente giunta, non abbiamo colto allo stesso modo, quel forte e necessario segnale di rinnovamento nelle politiche delineate da De Luca.

Tantissimi numeri snocciolati sul tavolo, partendo dal disastro in cui ci troviamo ed i debiti pregressi, per passare alla mole di investimenti previsti che verranno alimentati, sostanzialmente da fondi europei, nazionali e regionali.

Essi prevedono diverse direttrici di azione, come la ripresa dei cantieri fermi, l'acquisto di nuovi mezzi, investimenti per tecnologie, rilancio del trasporto marittimo del golfo e verso le località turistiche e religiose, accordi di programma con RFI, il collegamento AV Napoli-Bari, campagne pubblicitarie e di comunicazione, aumento delle risorse per il trasporto regionale, rifinanziamento del fondo per gli esuberi strutturali degli addetti TPL, riforma della struttura tariffaria che però è ancora in fase di studio, il blocco ed annullamento delle gare programmate dalla giunta uscente ma solo per rifarne altre che tengano conto dei nuovi indirizzi in materia e della realtà delle Città Metropolitane.

Il rilancio passerebbe attraverso questi ed altri provvedimenti, tutti di là da venire, (dettagliati nel file allegato)e dovrebbero ridare linfa al trasporto regionale. Usiamo volutamente il condizionale per diversi motivi, il primo perché la politica dello “scarica barile” l'abbiamo vissuta con l'ex assessore Vetrella che, per ben cinque anni, ha addebitato lo sfascio ai suoi predecessori, ma non ci è sfuggito che, nell'apoteosi della programmazione futura, nulla si è detto sull'emergenza attuale la quale, riteniamo, sia la priorità assoluta per ridare motivazione ai lavoratori e fiducia a chi usa i mezzi pubblici.

Così come ci appare non sufficiente la previsione di abbonamenti gratis solo per gli studenti fino 24 anni e che rientrino in una fascia di reddito ben precisa, per altro non specificata; riteniamo che misure del genere siano da estendere a tutte quelle fasce di cittadinanza disagiate(disoccupati storici e non, famiglie a basso reddito, lavoratori dipendenti soggetti ad ammortizzatori sociali etc etc etc)per dare forza alla campagna sul reddito garantito a cui USB partecipa; segnaliamo, a nostro avviso, anche la mancanza di un interlocutore di riferimento, quale potrebbe essere un assessore designato alla Viabilità e Trasporti.

Discorso a parte merita il capitolo EAV a cui il presidente ha dedicato una parte sostanziosa del suo discorso, infatti, aldilà delle scelte programmatiche di lunga o media scadenza, non condividiamo una sua affermazione, quando, molto serenamente, ha dichiarato “per salvare EAV servirà lavorare di più e guadagnare di meno”. Inaccettabile sotto tutti i punti di vista, oltremodo per chi rappresenta i lavoratori ed, ancor di più, se pensiamo che, questo tipo di scelte, quelle del taglio dei salari, non hanno salvato ex EAVBus, intanto si resta in attesa dell'ok per separare dalla contabilità ordinaria i flussi del piano Voci.

Infine, pensiamo sia mancato un riferimento a tutte quelle realtà in crisi del TPL campano e pensiamo alle drammatiche condizioni in cui sono le aziende del casertano, senza dimenticare la CSTP di Salerno e l'azienda beneventana di TPL su gomma.

Per questi motivi pensiamo che sia necessario, sin da subito, aprire dei confronti con la Regione Campania, su questo tema e su altri altrettanto scottanti, anche per evitare inutili fasi conflittuali, in quanto riteniamo che il ripristino di adeguati e fruibili servizi sociali sia la prima pietra per ridare dignità ad un territorio troppe volte dimenticato dai governi centrali e dalle amministrazioni locali.