Napoli, 9 febbraio 2025: oltre al ministro Salvini, ad intimidire i lavoratori dei trasporti che aderiscono allo sciopero USB si sono messi anche alcuni delegati sindacali
Intimidazioni da parte di delegati sindacali contro chi vuole liberamente aderire allo sciopero di USB. Questo è quanto successo in occasione dello sciopero di 4 ore, dalle 12.45 alle 16.45, proclamato dalla USB Trasporti in ANM per chiedere ed ottenere condizioni accettabili di sicurezza nei luoghi di lavoro, parità di trattamento e le giuste tutele economiche per il personale idoneo riqualificato.
Su quest'ultimo punto l'ANM ha manifestato la volontà di utilizzare un criterio di calcolo fortemente penalizzante per i lavoratori, in vista dei futuri rinnovi contrattuali del personale idoneo riqualificato in altre mansioni.
Allo stesso modo non possiamo accettare che la sicurezza del personale e delle stazioni venga subordinata a questioni di contenimento della spesa. La sicurezza non può e non deve rappresentare un costo per le aziende ma bensì un investimento volto al benessere psicofisico dei propri dipendenti.
In tutte le stazioni devono essere presenti almeno due operatori per turno a garanzia della sicurezza e regolarità dell'esercizio, ma anche per rispettare la normativa in materia di primo soccorso e antincendio considerata l'ampiezza e la complessità degli ambienti di lavoro, le migliaia di passeggeri trasportati e la presenza di molteplici impianti di sollevamento.
A ciò si aggiunge la condotta dei responsabili aziendali del settore metropolitana che, in occasione dello sciopero, hanno imposto, di fatto, un illegittimo preavviso di sciopero con la richiesta telefonica al personale di tutte le stazione di conoscere l'eventuale loro adesione già dalle prime ore del mattino, forse nell’intento di limitarne le conseguenze dannose, tentando di neutralizzare l'effetto della protesta, con l'utilizzo di altro personale non scioperante o adibito a qualifiche e mansioni diverse come gli operatori di pronto intervento (OPI).
Tralasciando i gravi aspetti di ordine deontologico nei confronti delle colleghe e dei colleghi scioperanti, a cui va tutto il nostro ringraziamento, riteniamo che questi atteggiamenti sviliscano le lotte sindacali e la capacità di ottenere risultati positivi per tutti i dipendenti.
Se dalle parti datoriali siamo abituati a ricevere un atteggiamento ostativo, restiamo allibiti nel dover registrare lo stesso atteggiamento da parte di rappresentanti dei lavoratori che, piuttosto di difendere il libero diritto di sciopero, si impegnano per impedirne l'esercizio con modalità intimidatorie nei confronti dei propri associati; questi ultimi attaccano, tra l'altro, uno tra i diritti costituzionali più significativi, ottenuto con anni di lotte.
Ai lavoratori vittime di pressioni lasciamo il compito di valutare, soprattutto in considerazione dell'enorme adesione a questa iniziativa, che, nonostante tutto, ha raggiunto percentuali dell'80%, risultato che permetterà alla USB di insistere su una vertenza che mette al centro sicurezza, parità di diritti e trattamenti salariali.
USB Lavoro Privato