Napoli, ancora folla sui bus e negligenza nel contrastare la pandemia. La Procura accolga la denuncia USB e faccia luce sulle effettive misure applicate

Napoli -

Quella in foto è la situazione sui bus dell'ANM già dalle prime ore del mattino dopo la scellerata decisione di ridurre il servizio su gomma e mandare a casa 40 autisti interinali. Una scelta assurda e ingiustificata avvenuta a ridosso dell'ingresso della Campania nella zona arancione e a poche settimane dalle festività natalizie. Quando con molta probabilità, dal 20 dicembre, diventeremo zona gialla.

 

L'ANM per ridurre i costi di gestione piuttosto di mettere mano ai privilegi, ai brogli e alle sacche parassitarie presenti in azienda ha preferito tagliare il servizio e avviare la cassa integrazione per oltre 570 lavoratori dell'esercizio diretto.

 

Il risultato fallimentare è sotto gli occhi di tutti: autobus e treni affollati oltre il limite consentito dalle normative anti Coronavirus, assembramenti alle fermate, zero controlli a bordo dei mezzi pubblici, zero potenziamento delle attività di pulizia e sanificazione - in particolare sulle linee ospedaliere - a termine di ogni corsa e al cambio turno del personale.

 

Come se non bastasse, seppur potrebbe sembrare assurdo, il personale delle ditte di pulizie in piena emergenza coronavirus è stato posto in cassa integrazione al 20%, con immaginabili ricadute sull'effettiva salubrità degli ambienti di lavoro, così come dimostrato durante gli interventi delle ASL e da un servizio giornalistico andato in onda a Striscia la notizia.

 

Tutto questo avviene nel silenzio imbarazzante del management dell'ANM e del Comune di Napoli, quest'ultimo impegnato sempre più in una sterile propaganda invece che alla risoluzione dei problemi dei cittadini utenti del servizio e dei lavoratori del settore. Il ventilato taglio di 20 milioni di euro approvato nel bilancio comunale, in aggiunta alle perdite economiche - di pari importo - per il mancato incasso dei biglietti determinerà inevitabilmente nuovi tagli al TPL e un peggioramento globale dei servizi ai cittadini.

 

La Procura della Repubblica dovrebbe accogliere la nostra denuncia e fare luce sulle effettive misure applicate nei trasporti per contenere il diffondersi dell'infezione da Sars-cov-2 nel rispetto dei DPCM e delle linee guida nazionali e regionali a tutela della salute pubblica.

 

Unione Sindacale di Base - Napoli