Napoli, palazzo Santa Lucia sede della Regione Campania non è proprietà privata di nessuno

Napoli -

In questi giorni sulla stampa leggiamo le esternazioni del Presidente dell'Amministrazione Regionale Campana, Vincenzo De Luca, il quale denuncia un presunto clima di intimidazione che avvolgerebbe la sua azione di governo regionale.

Il Presidente De Luca come “rimedio” a questa condizione chiede – addirittura al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – di blindare Palazzo Santa Lucia non consentendo, manu militari, presidi, esposizione di gazebo e quant'altro fa parte, da sempre, delle forme della dialettica e delle espressioni sociali e sindacali.

Evidentemente il Presidente De Luca ritiene che le Istituzioni siano un “fatto privato” e non un luogo dove si dovrebbero affrontare e risolvere i problemi della Campania a partire da quelle emergenze sociali che attanagliano storicamente i nostri territori.

A questo proposito come Confederazione Sindacale cogliamo l'occasione per denunciare un vero e proprio vulnus democratico che si consuma sul versante delle relazioni sindacali tra l'Amministrazione Regionale e la nostra Organizzazione.

Sono mesi che l'Esecutivo Regionale dell'Unione Sindacale di Base chiede al Presidente De Luca un confronto politico e programmatico circa l'azione di governo in Campania e le ricadute sociali di alcune scelte sui vari comparti produttivi, occupazionali, dei servizi e del territorio in cui agiscono i delegati dell'Unione Sindacale di Base.

Sono mesi che il Presidente De Luca e l'intero suo staff non rispondono alle nostre richieste -  ufficiali e protocollate - preferendo una sorta di “interlocuzione formale” quando si tratta di affrontare questo o quel problema che riguarda singole vertenze o contenziosi sindacali senza intavolare, però, un tavolo di corrette e chiare relazioni sindacali sull'intero arco dell'agenda politica regionale.

E' evidente che la nostra Organizzazione Sindacale non può sottostare supinamente a questo palese esercizio di autoritarismo e di arroganza e, di conseguenza, sostiene incondizionatamente tutte le Vertenze (i lavoratori dei Progetti APU, i cittadini della Terra del Fuoco che manifestano contro la manomissione ambientale, i lavoratori dei Trasporti, della Sanità e delle Società Partecipate impegnati contro i progetti di privatizzazione e per affermare il valore pubblico dei servizi e del welfare, gli operai delle aziende in crisi che si battono contro le modalità predatorie delle multinazionali e per la garanzia del posto di lavoro...) che devono interfacciarsi con l'Ente/Regione.

Inoltre l'Unione Sindacale di Base – in virtù della sua natura di sindacato generale – rivendica il sacrosanto diritto di esprimere, nei luoghi istituzionali deputati alle decisioni, il proprio parere circa il complesso delle politiche che afferiscono alle strategie di pianificazione e programmazione della Regione (dall'utilizzo dei Fondi Europei al riparto delle rimesse nazionali fino alle decisioni inerenti gli annunciati progetti riguardanti la cosiddetta Autonomia Differenziata).

L'Unione Sindacale di Base metterà in campo, nelle prossime settimane, tutte le iniziative di mobilitazioni, le eventuali azioni legali e quant'altro occorrerà per affermare anche a Napoli ed in Campania il pieno ed effettivo diritto alla democrazia sindacale.

Confederazione Regionale USB Campania