Napoli Servizi, USB occupa una stanza del Comune
Questa mattina in segno di protesta il sindacato USB della Napoli Servizi ha occupato una stanza del Comune di Napoli per denunciare pubblicamente l’ingerenza della politica nella gestione del personale e dei servizi erogati dalla società. Una trentina di lavoratori della partecipata comunale, inoltre, mossi dal disagio e incuranti della pioggia, con tanto di mascherina e distanza minima tra i partecipanti, si sono radunati davanti all’ingresso di palazzo San Giacomo per sensibilizzare il sindaco di Napoli affinché risolva il malessere che serpeggia tra la categoria. I lavoratori hanno esposto un grosso striscione sul quale c’era scritto il motivo della protesta: «IN NAPOLI SERVIZI SOCIETÀ PUBBLICA SI CALPESTANO I DIRITTI DEI LAVORATORI E IL COMUNE È ASSENTE ».
L’Unione Sindacale di Base da tempo denuncia al Sindaco di Napoli e al management della società la gestione poco trasparente dei fondi pubblici e la strumentalità nelle politiche del personale, senza che sia stata aperta una verifica a riscontro, al fine di ristabilire un clima di serenità e di equo trattamento tra i dipendenti.
È di qualche giorno fa l’ennesimo attacco alla libertà di scelta sindacale dei lavoratori, che configura, tra l’altro, un comportamento antisindacale della società partecipata nei confronti della nostra organizzazione.
Mai prima d’ora le relazioni sindacali avevano registrato una caduta democratica così preoccupante.
Evidentemente la crescita della nostra organizzazione sindacale in termini di iscritti e la qualità delle nostre proposte non piace a chi, fino ad oggi, ha garantito privilegi e sacche parassitarie in cambio della pax aziendale.
La recente gestione dei processi di mobilità interna che ha coinvolto il personale della società, in particolare gli addetti all’attività su strada trasferiti nell’area amministrativa, è avvenuta senza un preliminare confronto sindacale sulle reali esigenze di servizio, in ordine al fabbisogno aziendale e fuori da un possibile ed auspicabile interpello o manifestazione d’interesse tra i lavoratori.
Tale procedura, che nel caso di una RSA ha sconfinato in una incomprensibile motivazione di “incompatibilità ambientale”, denuncia l’arbitrarietà, la faziosità e la strumentalità di una gestione dal carattere sempre più clientelare.
Non permetteremo al management aziendale di adottare forme di rappresaglia nei confronti dei lavoratori e delle loro rappresentanze sindacali aziendali, né tollereremo ulteriori comportamenti discriminatori.
Se costretti, adotteremo tutte le forme di mobilitazione e di lotta per la difesa di questi lavoratori, anche nelle opportune sedi legali.
Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha assicurato ai lavoratori in protesta e alla delegazione Sindacale un suo personale intervento per ricevere le opportune delucidazioni dall’Amministratore Unico della società e dal Direttore Generale sulla vicenda.
L’USB ha chiesto ed ottenuto un incontro con il sindaco per lunedì 5 ottobre, auspicando che la società riveda da subito tale atteggiamento e che vengano ristabilite le necessarie e corrette relazioni sindacali nell’interesse della città e dei fruitori del servizio.
Esecutivo Confederale USB Campania
Coordinamento RSA Napoli Servizi