Napoli, quarto caso di positività al Covid 19 presso l’Ufficio Immigrazione della Questura

Napoli -
Al Sig. QUESTORE di NAPOLI
Dott. Alessandro GIULIANO

Al Dirigente Ufficio Immigrazione
Dott.ssa Angela CIRIELLO
Al Medico Competente Ufficio Sanitario
Dott.ssa Antonia CENNAMO
E, p.c.
Al Dipartimento di Pubblica Sicurezza
Ufficio Affari Generali e Personale
ROMA
Al Dipartimento Politiche del Personale
dell’Amministrazione Civile e per le Risorse
Strumentali e Finanziarie
Ufficio IV – Relazioni Sindacali
ROMA

 

A fronte della situazione emergenziale che stiamo vivendo, l'operato dell'Amministrazione dovrebbe essere il più rigoroso possibile, nulla lasciando al caso e, soprattutto, facendo sì che il personale impiegato negli uffici sia comunque tutelato, ricevendo le dovute tutele in materia di sicurezza e salute imposte dalla norma alla parte datoriale.

In aggiunta a ciò, Ill.mo Sig. Questore, Le competono gli obblighi in merito alla tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro per tutti gli uffici della sua Questura previsti, dall’art.32 della Costituzione della Repubblica italiana, dall’art.2087 Codice Civile e dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e ss.mm.ii. L’inottemperanza di dette norme producono sanzioni anche di natura penale, salvo altri e più gravi reati.

Ciò posto sembra a questo Coordinamento USB PI MINISTERO Interno che la situazione stia sfuggendo di mano.

In un rincorrersi di dichiarazioni e notizie in cui l’OMS dichiara che la situazione in Europa è molto grave e che i contagi stanno aumentando in misura determinante; in un contesto nella città di Napoli ove si diffondono focolai di COVID 19 anche nel settore dei Vigili Urbani, e a pochi giorni dalla imminente riapertura delle scuole, ci giungono nuovamente pessime notizie dall'Ufficio Immigrazione della Questura di Napoli, dove vi è stato un altro caso accertato di infezione da  SARS-CoV-2.

Si tratta di un funzionario della Polizia di Stato, incardinato nella 4° sezione, che è risultato positivo all’esito del tampone.

La scrivente O.S. continua a segnalare ostinatamente l’assenza dell’Amministrazione di fronte a quella che è diventata una situazione realmente emergenziale e vorrebbe sapere quali saranno le strategie immediate che si vorranno apportare finalizzate alla tutela del personale addetto all’ Ufficio Immigrazione.

Un ufficio dove purtroppo frequenti sono gli assembramenti anche all’esterno dello stesso, come segnalato da alcuni organi di stampa.

Lo stiamo sostenendo da tempo e lo ripeteremo all’infinito: la riapertura immediata del predetto Ufficio insieme al rientro del personale addetto, ha messo in pericolo nuovamente la salute tutta del personale e delle rispettive famiglie, amici e conoscenti.

Le fughe in avanti della dirigente del predetto Ufficio, la sua ostinazione nell’ignorare e non dare risposte alle giuste e sacrosante richieste del personale, soprattutto con figli minori, che ha il diritto di poter conciliare esigenze lavorative con quelle di vita e familiari, non ci sembra che sin ora abbiano prodotto nulla di sensato, visto quello che si sta verificando.

Il personale dell'Amministrazione Civile e quello di PS permangono in serio pericolo, almeno dal mese di agosto.

Sembra inverosimile che per accedere ad un supermercato ci sia bisogno del “pre-controllo della temperatura” e che invece la stessa misura non sia adottata per l’accesso in sicurezza presso una struttura pubblica.

Tra l’altro tale misura è prevista dall’ultimo Protocollo quadro “Rientro in Sicurezza” del 24 luglio scorso firmato tra il Ministro per la Pubblica Amministrazione e le organizzazioni sindacali

Misure di tutela necessarie, ma vere e proprie utopie per la nostra Amministrazione.

La scrivente O.S. rimarca che nel suddetto Ufficio mancano le più elementari norme di sicurezza, dopo che la dirigente ha irresponsabilmente costretto il personale a rientrare in presenza più giorni a settimana nella sede di lavoro.

Ebbene, è necessario ribadire:

  • E’ prioritario mettere in atto tutte le misure di sicurezza previste dal protocollo anti COVID a tutela della salute dei dipendenti, dei loro cari e degli utenti tutti;
  • Chiusura dell'ufficio e sanificazione immediata di tutti gli ambienti lavorativi;
  • Tamponi immediati, e non test sierologici come si è proceduto precedentemente, per tutti i lavoratori dell'Amministrazione civile e della PS che prestano servizio presso l'ufficio immigrazione;
  • Garantire, come prescritto dalle vigenti norme, i Dispositivi di Protezione Individuale. Che il datore di lavoro fornisca per ogni turno almeno due dispositivi di protezione filtranti (FFP2), invece delle mascherine chirurgiche, visto che i lavoratori sono a contatto con un pubblico non sempre provvisto di mascherine;
  • Inutile ribadire che una struttura dove non si riesce a garantire nemmeno la pulizia ordinaria, è ormai divenuto un focolaio di INFEZIONE!

Pertanto, chiediamo nuovamente pulizia accurata e quotidiana per tutti i locali, archivi compresi;

  • Maggiore attenzione e prevenzione per il personale in presenza che svolge attività di back office presso le postazioni mobili installate presso la sala di attesa riguardanti l'attività di prenotazione - appuntamento per acquisizione istanza asilo politico;
  • Fin quando la dirigenza non sarà finalmente capace di garantire realmente la sicurezza del personale, per questa O.S. è prioritario l’immediato ritorno alla modalità di lavoro agile 5 giorni alla settimana, con una corsia preferenziale per i lavoratori genitori di figli minori, a maggior ragione in prospettiva della prossima apertura delle scuole. Apertura che, giova ricordare alle SS.LL., non sarà a pieno regime, ma a scartamento ridotto, con istituti parzialmente funzionanti, con turni, orari diversificati e con la quasi totale mancanza di trasporti scolastici appropriati.

Lo scrivente Coordinamento USB PI MINISTERO Interno,

          CHIEDE

 

all’Ill.mo Sig. Questore di voler rassicurare tutto il personale in servizio presso la Questura e le rispettive famiglie, facendo relazionare sulle azioni che ci si augura siano già state tempestivamente intraprese e già state programmate nella perfetta osservanza delle norme vigenti atte al contenimento della pandemia in atto, e in ordine agli obblighi in merito alla tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Al fine di fornire maggiore rassicurazione ai colleghi e loro familiari, si chiede anche di specificare l’ultimo giorno di servizio del detto Funzionario della Polizia di Stato (al quale il coordinamento augura una pronta guarigione) e la data in cui è stato sottoposto al tampone.

La scrivente O.S. auspica un serio e deciso cambiamento di rotta: garantire immediatamente la sicurezza e la salute del personale, e la piena conciliazione dei tempi vita/lavoro, non è più rinviabile, e raccomanda al Sig. Questore di Napoli e alla dirigenza tutta, di assolvere immediatamente agli obblighi che il legislatore gli ha giustamente attribuito.

Si confida nelle opportune sensibilità e determinazione in considerazione dell’attuale stato di emergenza sanitaria per il SARS-CoV-2.

 

p/ USB Pubblico Impiego - Coordinamento Nazionale Ministero Interno

(GIGLIANI – STIRPARO)