NESSUN TICKET SULLA SALUTE

Per un'assistenza pubblica e gratuita

Napoli -

Giovedì 5 luglio 2007, presso la Prefettura di Napoli, presieduta dal vice Prefetto dott. Sergio di Martino, delegato dal sig. Prefetto, si è svolta una riunione al fine di approfondire la possibilità di esonerare dal qualsiasi pagamento, per qualunque prestazione sanitaria, tutti i cittadini percettori di redditi non superiori a 15.000 Euro, come richiesto esplicitamente dal “comitato per la difesa della sanità pubblica e gratuita in Campania”.

 

all’incontro hanno partecipato due rappresentanti dell’Assessorato Regionale alla Sanità, una delegazione rappresentativa del comitato ed il vice Prefetto.

 

in premessa, è stata motivata la richiesta da parte dei rappresentanti del comitato, essi hanno sostenuto che qualsiasi decisione politica riguardante la partecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria, indipendentemente dai livelli di emanazione, non può ignorare che da dati ISTAT ufficialmente certificati, risulta che nella Regione Campania, un numero impressionante di cittadini è privo di reddito o vive con un reddito al disotto del limite di povertà.

 

alla luce di questa situazione socio economica esistente, imporre indiscriminatamente un ticket su qualsiasi prestazione sanitaria, significa negare a tali cittadini il diritto Costituzionale dell’assistenza sanitaria, indipendentemente dalle ragioni che stanno dietro a tale decisione e al livello politico istituzionale che l’assume.

 

è stato inoltre evidenziata l’attuale normativa che regola l’esenzioni del ticket, essa aggrava ancora di più le ingiustizie, infatti; e’ esonerato dal pagamento del ticket, il disoccupato che ha perso il lavoro entro il dicembre dell’anno precedente a quello in cui chiede la prestazione sanitaria, ed è esonerato solo per quell’ anno.

gli anni successivi, anche se continua ad essere disoccupato, non è più esonerato ma deve pagare il ticket. cosi pure, se è inoccupato, cioè se non ha mai lavorato.

deve inoltre pagare il ticket anche se la prestazione la chiede nell’anno stesso che è stato licenziato. tutto questo, che in un primo momento potrebbe sembrare assurdo, non lo è affatto, come ha precisato e confermato lo stesso ministero all’Assessorato alla sanità, perché si fonda sul principio di esonerare dal ticket il disoccupato che ha lavorato sulla base del reddito percepito, perciò, l’anno stesso del licenziamento, non ha ancora dichiarato il reddito, l’anno dopo il licenziamento invece, risulta essere disoccupato e di aver dichiarato un reddito da lavoro, gli anni successivi, non ha dichiarato redditi da lavoro, perciò non può essere più esonerato. dunque, chi non dichiara redditi non può essere esonerato dal ticket.

su questo aspetto, i dirigenti dell’assessorato alla sanità, si sono impegnati ad intervenire per normalizzare ragionevolmente la situazione attuale.

sulla richiesta principale dell’esonero generalizzato e totale per qualsiasi prestazione sanitaria a tutti i cittadini percettori di un reddito inferiore a 15.000 euro, il Prefetto si impegnava a rivolgere tale richiesta, accompagnata da una nota di condivisione, al Ministro della salute, anche in considerazione della drammatica situazione igienica che la Regione stà attraversando a causa dei rifiuti.

il comitato, rimarrà in attesa di riscontri, sia da parte dell’Assessorato alla Sanità che da parte del ministro della salute, in mancanza della quale, non esclude l’ipotesi di rivolgere tale richiesta alla Corte Costituzionale.

 

Napoli, 6/07/07

 

“comitato per la difesa della sanità pubblica e gratuita in Campania”