NO ALLO SMANTELLAMENTO DELLA EAV BUS

IL PROCESSO DI SMANTELLAMENTO DEL TPL IN CAMPANIA HA ASSUNTO ORMAI DIMENSIONI E DINAMICHE INCONTROLLABILI

Napoli -

Il processo di smantellamento del TPL in Campania ha assunto ormai dimensioni e dinamiche incontrollabili, il settore “GOMMA” il più colpito, con decine di posti di lavoro persi ed a rischio, utilizzo di ammortizzatori sociali come i contratti di solidarietà e l’indotto in totale agonia.
La vicenda EAV Bus quella più recente in ordine di tempo, che nell’ultimo fine settimana ha visto blocchi e proteste spontanee dei lavoratori dopo la notizia del quasi sicuro affidamento all’azienda CLP(la stessa che ha mani basse si appropriò del ex ACMS di Caserta).
Le condizioni capestro poste da CLP sono inaccettabili, come, per esempio, la discrezionalità nelle assunzioni dei 1300 dipendenti ex EAVBus ed il cambio di CCNL, ma anche la “DISPONIBILITA’” , messa nero su bianco nell’offerta di aggiudicazione presentata al tribunale di Napoli da parte di CLP di entrare nella fase gestionale anche in “sinergia con altre aziende”.
Sconcertante il silenzio delle istituzioni regionali che non hanno preso nessuna posizione in merito all’accaduto se non un laconico verbale, redatto in sede regionale, in cui l’assessorato al ramo insieme a CGIL-CISL-UIL-UGL-FAISA e CONFAIL chiede una proroga alla curatela fallimentare per far si che possa partecipare all’affidamento anche quella parte di società pubbliche che non hanno presentato domanda, nella fattispecie EAV s.r.l. e CTP.
Ed è lo stesso assessore che, nel verbale, auspica l’affidamento anche in regime di “ATI” associazione temporanea di imprese, la stessa a cui fa riferimento CLP e dalla quale ne sta fuori, in quanto le aziende associate sono ANM,CTP ed EAV, pura casualità??
Così come ci risulta che ad EAV sarebbero serviti cinque milioni di euro per poter presentare l’offerta, richiesti alla Regione la quale non ha dato risposte.
Gli attori sempre gli stessi, sindacalismo collaborazionista che ha affossato il TPL in Campania, giunta regionale che ha praticamente destrutturato tutto il settore, in perfetta aderenza alle politiche nazionali ed europee, aziende pubbliche  e piccoli privati che si dividono una torta immensa, la convinzione che alle spalle di tutto ciò vi sia un disegno ben specifico si fa sempre più forte, mentre i lavoratori(solo di alcune aziende per fortuna)continuano a fidarsi di coloro che li hanno svenduti con gli stessi meccanismi prima a Caserta e poi a Salerno ed ora tocca a Napoli.
Le parole d’ordine sempre le stesse, sacrifici salariali, normativi e di condizioni di lavoro per salvare le aziende, salvo poi essere smentiti dai fatti, basta guardare ex ACMS.
EAV Bus destinato alla stessa sorte?
Non lo sappiamo ma chiediamo un gesto di orgoglio a tutti gli autoferrotranvieri di questa azienda, una presa di coscienza che si radicalizzi nel più breve tempo possibile e consenta loro, almeno, di spazzare via quelli che, in nome della difesa degli interessi dei lavoratori, hanno svenduto il loro presente e futuro, vendendogli promesse finite in fumo!

Napoli 10/06/2013

USB Lavoro Privato Campania – Comparto Trasporti