Nola, la Leonardo Aereostrutture disattende le misure di cautela anticovid-19
Come USB denunciamo le gravi violazioni del decreto governativo del 17 e poi del 24 marzo da parte di Leonardo Aerostrutture Nola .
I nostri iscritti che dopo diversi giorni di assenza dal sito cioè dal 10 marzo, ieri 30 marzo sono rientrati in fabbrica , dopo l’accordo siglato da FIM – FIOM – UILM Leonardo in Campania del 25 marzo con l’azienda, dove si invitano i lavoratori che si vogliono assentare fino al 10 aprile ad utilizzare i propri istituti (FERIE – PAR – 64 ORE DI PERMESSI PER VISITA MEDICA – FERIE DELL’ANNO NON GODUTE ), ma dopo circa tre settimane di assenza gli istituti sono ridotti all’osso e quasi terminati per affrontare il lungo periodo per il loro rinnovo, gennaio 2021.
Le misure introdotte nel sito di Nola , come verificato dai nostri sostenitori messe in campo risultano essere inefficaci e depotenziate da molteplici fattori, struttura industriale vasta e articolata in 5 segmenti ben distinti, montaggio-fabbricazione-fresatura chimica-meccanica-logistica.
Il Sovrannumero di personale nei pochi spogliatoi e bagni per il personale, sanificazione non completamente effettuata come evidenziato e riscontrato sul posto dai lavoratori ieri ed oggi entrati a lavoro, oltre a queste prime segnalazioni proponiamo la nostra richiesta per una CIG su base volontaria allargata a tutti e tutte le lavoratrici e lavoratori che ne vorrebbero richiedere e accedere a questo istituto, come da decreto del 24 marzo 2020, per affrontare il lungo periodo e contrastare efficaciamente il superamento del contagio da COVID-19 da parte aziendale, senza inasprire gli animi già messi sotto pressione dalla dura e inaspettata quarantena anti contagio. Oltre a questa prima richiesta elenchiamo di fatto tutti i punti critici rilevati dalle maestranze nella sola giornata del 30 marzo 2020 e di oggi 31 Marzo, presenti in fabbrica solo il 10% della forza lavoro comandata:
- ENTRATA TORNELLI: due soli misuratori di temperatura corporea all’entrata delle lavoratrici e lavoratori, risultano insufficienti e allungano i tempi di entrata con vere e proprie code all’entrata del sito;
- INGRESSO AUTO CAPI E MANAGER: Assenti postazioni di controllo della misurazione della temperatura all’ingresso del personale autorizzato per tale varco;
- INGRESSO LOGISTICA: Nessuna postazione per misurare la temperatura corporea anche ai tanti autisti provenienti da mezza Europa;
- SPOGLIATOI: Già da sempre sono soggetti a lamentele da parte dei lavoratori per il sovraffollamento e la loro poca estensione e quadratura, oggi al primo turno presenti oltre 10 lavoratori in pochi mq;
- DPI: Mascherine di “tipo 1” non ci sono e distribuite con il contagocce, sono le mascherine normalmente usate per ogni tipo di lavoro. Mascherine “tipo2” (garantita come tale ma senza alcun codice identificato e sprovviste dal marchio garanzia CE) ne sono state fornite 1 a lavoratore ma il ricambio non è previsto se non dopo due tre giorni di lavoro come è stato riferito dai capi reparti a cui gli è stato conferito il compito anche della distribuzione ,sappiamo benissimo e come spiegato dagli organi sanitari và cambiato ogni tre ore. Mascherine “tipo3”che dovrebbero durare 8h,insistenti. Maschere per mastici e gas che servono per normali operazioni di lavoro, mancanti ovunque, un solo paio di guanti in lattice fornito ad ogni lavoratore, praticamente il secondo paio non viene fornito per il semplice motivo che la fornitura è quasi finita.Occhiali protettivi da indossare sempre (unico oggetto onnipresente)se sprovvisti soggetti a sanzione disciplinare;
- BAGNO REPARTO: Le pulizie devono rafforzarsi nelle operazioni e devono essere ripetititve e costanti per garantire uno standard sicuro per le centinaia di lavoratori che li utilizzano;
- DISTRIBUZIONE CESTINI: La fila in caso dell’effettiva presenza di tutte e tutti i lavoratori diventa lunghissima, sarebbe opportuno in questo momento sospendere del tutto la distribuzione e distribuire tiket mensa per tutti;
- MARCATURA (MARCATEMPO) NEI REPARTI: Sospendere da subito la marcatura mensa nei reparti, per evitare ulteriori file inopportune.
Come USB stiamo raccogliendo tutti i punti critici registrati nel sito di Nola per richiedere all’autorità prefettizia di sospendere il lavoro o di trovare soluzioni , dato che tante misure ANTICOVID sono state disattese e inoltre ribadiamo ricordando che la produzione in azienda rientra nelle misure varate da decreto governativo del 24 marzo 2020 essendo non essenziale in questo momento.