Nola, Leonardo. USB: la salute viene prima di ogni profitto
Ancora una volta subiamo e assistiamo ad una vera e propria stortura ed ad un'ennesima imposizione, senza replica in assemblea da parte nostra, verso le lavoratrici e lavoratori nei siti di Leonardo Nola e Pomigliano, da parte delle strutture sindacali confederali, concertative e complici.
Abbiamo assistito e subito in circa 15 giorni ad un decreto governativo che imponeva, anche non condivisibile, delle misure restrittive e di sicurezza per le aziende da attuare per non diffondere e propagare la Pandemia ed ad un accordo per la messa in cig straordinaria per le industrie non essenziali o che non possono rispettare la messa in sicurezza dei propri siti, come nella Leonardo .
Noi come lavoratrici e lavoratori ( la voce di chi è impattato da questi accordi scellerati), ancora una volta , antidemocraticamente stiamo subendo imposizioni dai sindacati che appoggiano decisioni dall'alto dettate da parte Aziendale e che senza problemi detta a questi galoppini la linea da seguire contro gli interessi e il bene delle maestranze.
Come lavoratrici e lavoratori è arrivato il momento di farci sentire e pretendere che le nostre decisioni e preoccupazioni vengano ascoltate e che i Sindacati e le Strutture incaricate portino avanti i nostri voleri e le misure restrittive del decreto governativo siglato dalla triplice. I tre sindacati maggioritari, dopo l'intervento e l'incontro con il Presidente Conte e Confindustria hanno praticamente scaricato sulle Rsu/ RSA/ RLS di fabbrica un fardello non a loro portata e designato ai Prefetti decisioni di cui non sono assolutamente competenti, cioè le chiusure di siti industriali non essenziali o per non applicazione delle direttive governative di messa in sicurezza per le lavoratrici e lavoratori .
"Noi come lavoratrici e lavoratori" dobbiamo pretendere che si applichino le misure come da dcpm per la salute di tutti noi e della popolazione :
▪️1 - la netta presa di posizione dei sindacati contro l'azienda e di pretendere da essa e da subito le "valide" misure di sicurezza dettate dal decreto Covid 19 per le industrie, dove non si procede mettendo in sicurezza i siti attuare le misure Governative .
▪️2- pretendere dall'azienda di procedere, dove non si possono attuare le misure di sicurezza , alla richiesta di cig straordinaria di 9 settimane per tutte e tutti i lavoratori di produzione non interessati da Smart working .
▪️3- Sollecitare il Prefetto alla visione degli accordi determinati e sottoscritti con il Governo a prendere da subito decisioni nel rispetto di tali ordini di Stato e di procedere da subito all'applicazione di tale documento e di procedere a chiusura dei siti industriali non essenziali per fermare l'avanzata della pandemia .
▪️4- Segnalare e procedere a fermi collettivi dove le procedure di sicurezza siano disattese o omesse .
▪️5- Pretendere le misure d' accordo Governativo anche dai Sindaci e dal presidente della Regione Campania De Luca.
La #salute viene prima di ogni profitto .
Le #industrie non essenziali e che non rispettino i canoni di sicurezza da #Covid19 devono procedere ad attuare la Cig in tutti i siti dove non vengono rispettate sicurezza e azioni anticontagio che mettono a serio rischio la salute di tutti noi .
USB
Lavoro Privato
Settore industria .