NON FACCIAMOCI FREGARE ANCORA

‘’LA STORIA’’ DEI RIFIUTI INDUSTRIALI SOTTERRATI IN CAMPANIA E’ APPENA INIZIATA

 

Napoli -

L'alto numero di iniziative, da tempo portate avanti dai cittadini e dai comitati, per denunciare il dramma
dell'avvelenamento del territorio ed i morti che esso sta provocando tra la popolazione, ha smosso qualche

coscienza, anche tra gli attori responsabili che si pensava insensibili e cinici perché criminali. Grazie ad un pentito della camorra, sono stati individuati i luoghi dei sotterramenti dei rifiuti e sconfitto il
vergognoso tentativo di negare tale realtà da parte di politici, istituzioni e media.

Adesso si incomincia a parlare di “bonifica” con il rischio che i soliti noti, responsabili di tutto ciò, ne traggano
nuovi vantaggi, come è già avvenuto in tante altre occasioni.

Questa per i cittadini Campani potrebbe essere l'occasione storica per una vera e totale “bonifica” non solo del
territorio ma della società tutta, perché è di questo che hanno bisogno.

Prima di tutto occorre comprendere, individuare e perseguire i responsabili di quanto è successo, per non
ritrovarci con gli stessi soggetti ancora al loro posto a rifare le stesse cose.

I soggetti in gioco sono: istituzioni, politici, imprenditori e camorra.

Mentre per le responsabilità riconducibili alla camorra ci sono le dichiarazioni dei pentiti suffragate dai
riscontri che emergono dagli scavi sui terreni e le responsabilità degli imprenditori si possono individuare dalla
identificazione dei materiali disotterrati, per quanto riguarda le responsabilità dei politici e delle istituzioni, si
rischia ancora una volta di non riuscire a farle emergere e di consentirgli di rimanere impuniti.

L'USB chiede che venga avviata una inchiesta Parlamentare per accertare quali sono state le responsabilità
riguardo a tale problema, Incominciando da chi in quell'arco di tempo che si presuppone siano avvenuti tali
sversamenti è stato: Presidente della Regione Campania, Presidente delle Provincie di Napoli e Caserta,
sindaco delle città di Napoli e Caserta, Prefetto di Napoli e Caserta, assessore Regionale alla Sanità e
all'ambiente, Capo delle Procure di Napoli e Caserta, comandante dei carabinieri, polizia, finanza e vigili
urbani di Napoli e Caserta, per chiedere loro cosa hanno fatto, ma cosa soprattutto avrebbero dovuto fare e non
hanno fatto per fermare tale situazione.

Eventuali responsabilità dovranno prevedere conseguenze politiche, giudiziarie ed economiche, anche
attraverso la confisca ed il sequestro dei beni dei responsabili, da utilizzare insieme a quelli confiscati ai
responsabili imprenditoriali e camorristici, per la bonifica dei territori e per il risarcimento alle vittime.
La garanzia che realmente avvengano tali bonifiche, da parte dei cittadini, non si ha facendo parte degli
organismi preposti (anzi) ma mantenendo alta la tensione e la mobilitazione.
Solo allora potremmo dire che c'è stata una vera e totale bonifica della nostra terra e della nostra società, per
noi e per i nostri figli.

Napoli, 2013
USB (SALUTE – AMBIENTE)  UNIONE SINDACALE DI BASE
FEDERAZIONE REGIONALE DELLA CAMPANIA

Via Carriera Grande, 32 - NAPOLI
TEL. 081 207351 - FAX 081 262369

campania@usb.it -www.usb.it

 

Lunedì 30/09/13, presso la sede Regionale USB di Napoli, si è riunito il coordinamento Provinciale Pubblico e privato di Napoli.

Tra i vari punti si è affrontato il problema del ruolo della Federazione Regionale USB Campania, sulle vertenze metropolitane ed in particolare su quella riguardante la salute e l’ambiente, legata alla questione dei rifiuti industriali tossici sotterrati nel territorio.

Dopo gli interventi di alcuni presenti, che si esprimevano su un documento distribuito prima della riunione e sulla breve relazione letta, il coordinamento concordava sulla necessità ed opportunità politica di adeguare l’organizzazione alle attività sul territorio, riconoscendo che su tali tematiche accusiamo un ritardo.

In ragione di tale decisione, si condivideva sulla necessità di costituire un gruppo di lavoro, impegnato più attivamente su tali problematiche, a prescindere e senza ridurre, gli eventuali impegni già assunti all’interno di categorie e/o posti di lavoro.

Diversi compagni presenti alla riunione di coordinamento, hanno già dato la propria disponibilità, tutti coloro che vogliono partecipare a tale attività, (certi di essere disponibili), possono comunicarlo alla Fed. Regionale.

A breve sarà fissato un primo appuntamento operativo, per contarci conoscerci e iniziare a discutere su come vogliamo andare avanti.

 

Napoli, 01/10/13

 

USB Napoli