Silba Cava de' Tirreni condannata al reintegro del delegato USB licenziato perché RLS scomodo

Il Tribunale di Nocera Inferiore dichiara nullo il licenziamento del lavoratore, fatto pedinare per aver denunciato carenze nella sicurezza. Società condannata anche al pagamento di tutte le mensilità arretrate

Salerno -

Il Tribunale di Nocera Inferiore con sentenza n. 1120/2022, ha accertato la nullità del licenziamento del sig. C.R, iscritto USB ed RLS, difeso dagli avvocati Veronica Pichilli e Gianquirino Cantalupo. È stato statuito dal giudice che il nostro iscritto è stato licenziato dopo aver denunciato alcune mancanze dell’azienda in materia di sicurezza sul lavoro e per tale attività di natura sindacale, l’azienda lo aveva sottoposto a pedinamento ed ad un illecito controllo anche con GPS al fine di individuare un motivo di licenziamento fondandolo sulla presunta violazione della L. 104/1992.

Gli avvocati dell'Unione Sindacale di Base eccepivano dunque la ritorsività e la discriminatorietà del licenziamento oltre che l’inutilizzabilità delle risultanze investigative poiché poste in essere al solo fine di licenziare l’iscritto USB nonché RLS “scomodo”. Il Tribunale ha così dichiarato la nullità del licenziamento perché discriminatorio e ritorsivo così argomentando: “Sotto il primo profilo si evidenzia che la parte ricorrente ha infatti espressamente dedotto l’illegittimità delle investigazioni effettuate nei suoi confronti (anche) per la mancanza del sospetto legittimante il controllo difensivo a suo carico ed ha sostenuto che gli accertamenti investigativi erano stati richiesti per ricercare una ragione per porre fine al rapporto di lavoro, evidenziando in proposito che l’azienda non gli aveva mai riconosciuto il ruolo di Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza rivestito…”.

E ancora: “dalla mancanza di valide ragioni legittimanti la richiesta di indagini investigative nei confronti del lavoratore appare possibile anche ritenere che la Silba s.p.a. abbia conferito incarico all’agenzia investigativa proprio al fine di ricercare eventuali ragioni per potere “costruire” un’azione disciplinare nei confronti del lavoratore (scomodo in ragione del fatto di aver denunciato comportamenti, a suo avviso, illegittimi tenuti dalla Silba s.p.a. - come attestato dalla copiosa documentazione prodotta in giudizio -”.

La Magistratura di Nocera Inferiore ha accordato la massima tutela reintegratoria (reintegra nel posto di lavoro con condanna al pagamento di tutte le mensilità dal giorno del licenziamento sino alla effettiva reintegrazione nel posto di lavoro), prevista all’art 18 comma 1 - Statuto dei Lavoratori, così come richiesta dagli avvocati Veronica Pichilli e Gianquirino Cantalupo, ripristinando pertanto la verità e la giustizia lese con il provvedimento espulsivo.

USB, sempre al fianco dei propri iscritti e dirigenti, a tutela sia della salute, che della giustizia e della libertà, è sempre vigile al fine di salvaguardare tutti i diritti delle persone lese.

 

p. USB Salerno

Ignazio De Rosa