NUOVO PIANO PER IL LAVORO REGIONALE
LA MONTAGNA HA PARTORITO IL TOPOLINO!!
La presentazione del Piano per il Lavoro regionale della Campania, da parte dell'Amministrazione Caldoro, dovrebbe, nelle intenzioni dell'Assessore Severino Nappi, costituire una rilevante novità nell'ambito delle politiche attive per il lavoro nella nostra Regione.
Ci sembra – invece – da una lettura del documento presentato e, soprattutto, dalle prime scelte concrete dell'Amministrazione Caldoro nei vari settori di competenza che la tendenza politica prevalente sia orientata verso scelte di tagli di bilancio e di ulteriore precarizzazione del lavoro a scapito di una prospettiva strategica di vero sviluppo e di nuova occupazione.
Ancora una volta l'Ente Regione sceglie di ricorrere al sistema degli incentivi alle imprese legando, quindi, la forza lavoro disponibile ai voleri e ai diktat di quegli stessi imprenditori che, negli anni che stanno alle nostre spalle, sono stati tra i principali responsabili del disastro finanziario ed economico che si registra nella nostra Regione. Di conseguenza provvedimenti di questo tipo incentiveranno ulteriori dispositivi di flessibilità, di precarietà e di vere e proprie forme di lavoro nero a scapito dei diritti individuali e collettivi.
Nel contempo – nel Piano presentato – non vengono indicate soluzioni veloci e chiare a proposito dei tanti bacini di crisi occupazionali (Progetto Bros, Lavoratori Socialmente Utili, Consorzi di Bacino, la miriade di aziende grandi e piccole colpite dalla crisi...) i quali hanno perso o stanno perdendo i vari strumenti di sostegno al reddito.
L'Unione Sindacale di Base della Campania valuta, quindi, negativamente questo provvedimento dell'Amministrazione Regionale ed auspica una ripresa coordinata delle mobilitazioni e del conflitto con l'obiettivo di contrastare gli effetti antisociali di questo Piano e conferma il suo sostegno alle varie Vertenze in corso nei posti di lavoro e sul territorio.
Napoli,
11/10/2010