Oggi 18 luglio Sciopero Generale ad Agropoli per il diritto alla salute

La RdB CUB chiede le dimissioni dell'assessore alla sanità Montemarano. Lettera aperta degli operatori del P.O. di Agropoli ai cittadini, oggi alle 18 tutti in piazza.

Napoli -

Oggi alle 18 lo sciopero generale indetto dalla RdB Cub sanità per l’ospedale di Agropoli.

L’assessore regionale Montemarano, infatti, nonostante gli impegni assunti oltre una settimana fa con la senatrice Olimpia Vano a tutt’oggi non ha ancora incontrato i lavoratori del presidio ospedaliero di Agropoli. Dopo il  sit in del 14 luglio, a sostegno dello sciopero generale del 18 luglio, continuano a pervenire adesioni di associazioni e di cittadini all’iniziativa promossa dalla R.d.B. CUB. Sulla linea di tale impegno pubblichiamo questo documento-appello.

 

Lettera aperta ai cittadini di Agropoli e dei Comuni limitrofi

 

 

I lavoratori (medici – infermieri – tecnici e ausiliari) dell’Ospedale di Agropoli invitano alla mobilitazione generale tutti i cittadini di Agropoli e dei comuni limitrofi.

 

Una mobilitazione che deve avere una presenza fisica mercoledì 18 luglio p.v. alle ore 18,00 in Piazza della Repubblica ad Agropoli per partecipare al corteo organizzato a difesa dell’Ospedale Civile di Agropoli.

 

La lotta che è stata intrapresa non è solo per la tutela dei lavoratori ma è principalmente a tutela della salute dei cittadini che devono avere la garanzia che l’Ospedale ha tutti i requisiti strutturali, strumentali e di personale previsti dalla normativa.

 

Alla RdB questo non risulta e dopo l’assemblea con i lavoratori e dopo un incontro negativo con la Direzione Generale dell’ASL SA 3, nella persona del dr. Donato Saracino, è stata presentata apposita denuncia alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania per verificare le responsabilità e per la messa in sicurezza dell’Ospedale.

 

In sintesi abbiamo chiesto l’acquisto, per quanto riguarda le apparecchiature strumentali ed elettromedicali:

1.      Al Pronto Soccorso: barelle, carrozzine e lettini visita a norma di legge; videosorveglianza delle sale di osservazione uomini e donne; telemetria per la monitorizzazione dei pazienti con sospetta patologia cardiovascolare; messa a norma dei bocchettoni di ossigeno e aspirazione nelle sale codice verde, giallo e rosso;

2.      L’acquisto di una colonna laparoscopica in sala operatoria per evitare eventuali morti durante il tragitto a Vallo della Lucania;

3.      L’acquisto di fibroscopi per endoscopia in sala operatoria sempre per evitare gravi complicazioni agli ammalati;

4.      L’acquisto di un ecocardiografo per l’UTIC e la Cardiologia (attualmente l’Ospedale ne ha uno solo ed è già obsoleto);

5.      Abbiamo richiesto la messa in sicurezza della Radiologia che attualmente compromette sia la salute dei lavoratori che quella dei cittadini che la utilizzano;

6.      Abbiamo sollevato alcune disfunzioni esistenti in Traumatologia che compromettono la qualità delle prestazioni (assenza dei testa letto; assenza dei campanelli di chiamata; bocchettoni dell’ossigeno non a norma).

 

 

 

 

Per quanto concerne le carenze di personale abbiamo chiesto le assunzioni per il seguente personale:

1.      N. 30 infermieri per garantire almeno 2 unità infermieristiche per ogni turno di lavoro;

2.      N. 10 medici a copertura della dotazione organica dell’U.O. di Chirurgia d’Urgenza;

3.      N. 3 cardiologi per l’UTIC e la Cardiologia (stabilizzazione di due medici a tempo determinato);

4.      N. 7 medici per il Pronto Soccorso (attualmente i medici sono presenti contemporaneamente sia al P.S.  che al Reparto di Medicina d’Urgenza;

5.      N. 40 Operatori Socio Sanitari a copertura dei servizi socio-assistenziali da garantire h 24 in tutte le UU.OO. ospedaliere;

6.      N. 4 tecnici di Radiologia per coprire le carenze  che attualmente vengono garantite da “esterni”;

7.      La stabilizzazione degli operatori del CNS per le pulizie di tutti gli ambienti dell’Ospedale.

 

Le mancate risposte alle enunciate richieste, dopo tutti gli incontri con i vari responsabili istituzionali, ci hanno fatto capire che il problema non si vuole risolvere e che nessuno si preoccupa del destino dell’Ospedale, che in questo modo è condannato alla chiusura.

 

Perciò il problema non è più solo degli Operatori ma è di tutti i Cittadini.

 

Finanche l’Assessore Regionale alla Sanità è rimasto sordo ai richiami e agli inviti delle autorità politiche presenti sul territorio e non ha voluto ricevere la delegazione dei lavoratori dell’Ospedale rappresentata da questa Organizzazione Sindacale.

 

Adesso chi vuole difendere l’Ospedale ha una unica strada: scendere in piazza con noi e chiedere le dimissioni di tutti coloro che hanno prodotto i 6 miliardi di euro di deficit della Sanità.

 

Occorre fare pulizia dei responsabili politici e manageriali che hanno saccheggiato le risorse pubbliche in tutti questi anni e che hanno determinato l’attuale crisi.

 

Basta con la gestione della sanità pubblica per interessi estranei ai cittadini.

 

E’ inaccettabile che chi ha prodotto l’immensa voragine del disastro economico della sanità stia ancora al suo posto e addirittura dovrebbe anche risanarla.   

 

Dimissioni dell’Assessore Montemarano e dei Manager delle AA.SS.LL.: questo è l’unico RISANAMENTO che vogliamo!

 

 

PER TUTELARE IL DIRITTO ALLA SALUTE!!

 

Lo sfascio della Sanità pubblica in Campania è sotto gli occhi di tutti. A pagarne le conseguenze sono i ceti popolari della nostra regione i quali vengono pesantemente penalizzati nel loro sacrosanto diritto alla salute.

 

 

La R.d.B./CUB ha chiesto le dimissioni dell’attuale Assessore regionale alla Sanità, Angelo Montemarano, perché ritenuto, (in quanto ex D.G. dell’ASL NA 1), il principale responsabile del disastro esistente. Non possiamo accettare che  proprio a lui sia stato assegnato il compito di un presunto risanamento, piuttosto che chiedergli conto di quello che ha fatto assieme all’intero sistema affaristico e clientelare che ha provocato questa situazione.

 

L’Assessore, per tutta risposta,  ha respinto, in maniera arrogante, la richiesta di un incontro che la R.d.B./CUB aveva da tempo presentata per discutere di alcune questioni attinenti i lavoratori del settore e le problematiche di carattere generale.

 

Una vera e propria ritorsione e abuso di potere per piegare una organizzazione sindacale libera ed indipendente. Un uso mercantile e privatistico delle istituzioni e del diritto democratico di relazionarsi con le organizzazioni sindacali. Una squallida pratica tendente ad emarginare chi non si allinea ai comportamenti consociativi e compatibili con gli interessi politici ed economici dei poteri forti della Campania.

 

Questo è lo stato delle relazioni sindacali nella Regione del governatore Antonio Bassolino al di là delle rituali chiacchiere sulla democrazia ed il confronto.

 

Contro questo articolato blocco di potere occorre mobilitarsi e reagire collettivamente per tutelare adeguatamente i nostri diritti.

 

 

Il 18 alle 18,00  in piazza della Repubblica ad Acropoli, per rivendicare il diritto alla salute.                                                                  

Federazione RdB CUB – Regione Campania