Ospedale del Mare, USB: a Medicina d’Urgenza criticità e carenza gravissime, inevase da mesi proposte e richieste dei lavoratori
In una nota al Direttore generale della Asl Na1, Ciro Verdoliva, e alla dirigenza dell’Ospedale del Mare, USB ha segnalato per la terza volta le gravissime criticità che affliggono la Medicina d’Urgenza del nosocomio (Mecau), destinata ad area sospetti Covid per alleggerire il carico del Pronto Soccorso.
USB rimarca come in questi mesi nulla sia stato fatto per la rettifica di percorsi e ambienti sporco/puliti. La dirigenza medica continua infatti a ignorare la mancanza di disposizioni e protocolli.
La disposizione del primario dell’U.O. Pronto soccorso e Mecau, dottor Helzel, che chiede al personale di assistere anche i ricoverati in OBI (osservazione breve intensiva) è la goccia che fa traboccare il vaso. Sarebbe il caso di recuperare altro personale, nella Asl oppure da reparti sottoutilizzati per via della pandemia e del blocco dei ricoveri, per sgravare il personale del Pronto soccorso dalla gestione OBI.
Il personale della Mecau è allo stremo, con molti colleghi in infortunio Covid, e i turni sono ridotti al numero minimo di tre infermieri e un OSS, con cambi turno effettuati di continuo per non attivare quotidianamente le reperibilità. Per tacere delle tute indossate anche per sei ore di fila e delle turnazioni soprattutto durante le 12 ore notturne che prevedono un solo infermiere per 8 pazienti.
Si spera poi che la Mecau venga rifornita di Dpi in maniera adeguata: già adesso ce ne sono con il contagocce e non vogliamo finire come nel vicino Pronto Soccorso dove è prassi vedere personale con buste ai piedi. A cosa sono serviti i corsi per vestizione e svestizione se poi non si fornisce un adeguato numero di Dpi?
Molte di queste criticità nel Pronto Soccorso sono identiche, se non peggiori, perché il personale non ha un’area sporco/pulita, nonostante i protocolli emanati dalla dirigenza per la pandemia.
È infine il caso di ricordare alcune richieste di USB, rimaste inevase dalla scorsa primavera, che potrebbero alleggerire o facilitare il lavoro nonché garantire una corretta assistenza:
- Aumento delle prese elettriche per postazione/per paziente: per i pazienti Covid spesso assieme a un ventilatore occorrono una o più pompe infusionali, e la lunghezza standard delle prolunghe impedisce l’utilizzo di prese di altre postazioni.
- Dotazione di capre da letto per dare la possibilità ai pazienti semi-autonomi di raggiungere la posizione seduta o semi-seduta per una corretta ventilazione non invasiva.
- Rimediare alla gravissima mancanza di un’organizzazione per la sanificazione e/o sterilizzazione di maschere facciali da ventilazione, materassi antidecubito, ferri chirurgici.
- Ottenere accanto ai lavabo in Mecau portarotoli “carichi” per asciugare le mani. Asciugatura e tamponamento sono lasciati al caso.
- Distinguere i percorsi di parenti e personale per l’accesso in Ematologia, da diversificare dai percorsi Mecau e quindi Covid. Relativa modifica dei circuiti elettrici dei citofoni esterni.
- Direttive sulla corretta ventilazione delle stanze e sul funzionamento dei meccanismi di riciclo dell’aria.
- Servizi igienici, in area pulita, per i dipendenti Mecau che si trovano costretti a transitare nel reparto di Ematologia per usufruire del bagno assistito (con porta che non può essere chiusa) o del bagno dietro la sala cucina, dovendo quindi attraversare tutto il reparto, con relativi rischi.
Il Terminale Associativo USB Ospedale del Mare
Napoli 20-11-2020