OSPEDALE SAN PAOLO IL FUMO CONTINUA A FARE DANNI

TOLLERANZA E MANCANZA DI CONTROLLI METTONO A RISCHIO LA SICUREZZA DEI PAZIENTI E DEI VISITATORI

Napoli -

Ospedale S. Paolo,  ancora problemi dovuti al fumo.

 

Dopo la notizia dei 10.000 euro spesi per rimuovere i mozziconi dai balconi dell’ospedale, è di qualche giorno la notizia di una paziente ricoverata nel reparto di IVG, aggredita e malmenata da un gruppo di persone venute da fuori. Cosa c’entra il fumo?

Nonostante per l’ospedale S. Paolo, l’ASL NA 1 paghi un servizio di vigilanza, questo è un ospedale “porte aperte” chiunque può entrare ed uscire senza controllo, a piedi o in auto, dal momento che l’ingresso al pubblico è privo di un cancello o di una sbarra.

Con la chiusura del vecchio P.S. tutta l’ala sinistra dell’ospedale è abbandonata a sé stessa. Possono soggiornarci barboni, animali, ecc.

Oramai non c’è persona nella zona, che non conosce l’ingresso secondario ed incustodito dell’ospedale. È ridicolo avere una guardia all’ingresso principale che non fa entrare le persone fuori orario, se poi queste fanno un breve giro dell’edificio ed entrano dall’ingresso secondario. Questo può farlo, in qualsiasi momento, qualunque male intenzionato. Ma che c’entra il fumo? C’entra dal momento che, questo ingresso secondario, non si riesce a chiuderlo perché è utilizzato dai parenti degli ammalati ricoverati in terapia intensiva al primo piano dell’ospedale, per andare a fumare. Vogliamo anche comprendere che sono persone in stato di tensione, ma non è più possibile mettere  a rischio la sicurezza degli ammalati e degli operatori per questo motivo.

 

La D.S. deve capacitarsi una volta per tutte che in ospedale non si fuma e non sono ammesse eccezioni per nessuno.

 

Napoli, agosto 2008

 

R.d.B./CUB ASL NA 1