OSSERVANDO LO SFASCIO
Comunicato n. 43/13
Nel primo incontro dell'osservatorio svoltosi martedì scorso per fare il punto sulla situazione, la direzione regionale INPS si è subito dichiarata "soddisfatta" di come sta procedendo il processo di integrazione nel Lazio, precisando peraltro che nelle sedi di Frosinone e Latina esso è appena decollato sottolineando la grande disponibilità del personale, sia della gestione pubblica che della gestione privata, nel "collaborare". Non risulta infatti all'amministrazione che finora ci siano stati problemi di sorta, se non dettagli o episodi comunque trascurabili.
La direzione regionale ex INPDAP ha parlato della necessità di "nettizzare i tempi dell'attività lavorativa" che non tengono conto dell'iter procedurale adottato in ambito nazionale, delle nuove responsabilità sia sul procedimento che sul provvedimento e della non facile razionalizzazione delle strutture.
Più in particolare, il direttore della sede provinciale di Frosinone si è poi soffermato sulle sacche di arretrato ancora da gestire, sulla dislocazione degli archivi con ingente materiale da sistemare e sul dato riguardante il tristemente noto parametro di produttività sceso da 130 a 115.
Successivamente il direttore della sede provinciale di Latina, supportato dalle precedenti esperienze, ha parlato della necessità di dismettere con urgenza uno dei due immobili ex INPDAP e della necessità di liberare quanto prima consistenti spazi all'interno della sede INPS con una bonifica dei locali già avviata. Anche qui il famigerato parametro ha subito uno sbalzo da 126 a 111 del quale si dovrà tener conto, mentre a tutti i livelli è stato registrato uno spirito costruttivo che va messo nel giusto risalto.
Secondo la direzione provinciale di Rieti, invece, la sede è in dirittura d'arrivo, sono ancora in corso i lavori per l'adeguamento della reception mentre può considerarsi ultimato il transito della sportelleria, eccezion fatta per il centro medico legale. Si è fatto molto senza gli organici integrati, con vantaggi e svantaggi nel graduale accorpamento, ma c'è da registrare una flessione notevole nelle attività di produzione che andrà recuperata con l'inizio del nuovo anno.
Abbiamo fatto notare che per ben due volte la USB ha inutilmente chiesto (come risulta dai verbali allegati) la sospensione della sperimentazione del processo integrativo INPS - INPDAP presso la sede provinciale di Rieti fino all'ultimazione dei lavori di ristrutturazione tuttora in corso, in quanto tali opere hanno ostacolato ed ostacolano di fatto l'integrazione, partita sulla carta 8 mesi or sono.
Così come, pur essendo agli albori, le condizioni in cui attualmente versano le sedi di Frosinone e Latina appaiono quanto meno confuse ed evidenziano entrambe un pregresso da definire.
A monte di tutto ciò, abbiamo comunque doverosamente rammentato che stiamo battendo, senza che tutti se ne rendano conto, il record di sperimentazioni non condivise in pochi anni, facendo concorrenza alle più importanti multinazionali del mercato globale, con un personale sempre più demotivato ed una utenza sempre più stufa.
Il fatto poi che si viaggi continuamente alla velocità della luce, con decisioni improvvise ad horas, assunte sempre unilateralmente in ottica di risparmi e non tenendo conto delle persone, non vuol dire che si stia viaggiando nella direzione giusta. Anzi. Ma dello sfascio di cui oggi siamo semplici osservatori poi ci renderà testimonianza la storia dell'Istituto. Velo pietoso da stendere sul fasullo parametro 124 ideato apposta per spremere i lavoratori superstiti con carichi di lavoro aggiuntivi.
Quello che ora ci preme e di cui abbiamo chiesto conto ad entrambe le direzioni regionali è mettere in sicurezza, a prescindere da qualunque parametro, l'incentivo dei lavoratori con atti preventivi formali. Senza se e senza ma.
Da registrare infine la posizione di CGIL-CISL-UIL e CISAL che, folgorate sulla via di Damasco, alla prova del nove hanno messo, bontà loro, un inevitabile stop a precedenti ingiustificate discriminazioni.