PROLUNGAMENTI ANM, USB: L'ENNESIMO ACCORDO BIDONE, MANUALE CENCELLI NEL RECLUTAMENTO DEGLI ORGANICI

È ANDATA ESATTAMENTE COME AVEVAMO PREVISTO.

Napoli -

Ieri sera Comune di Napoli, rappresentato dal Vicesindaco Enrico Panini, ANM e le solite Organizzazioni Sindacali hanno raggiunto l'accordo per i prolungamenti della Linea 1 e delle Funicolari per il sabato sera.

I contenuti del verbale costruiscono un agire funzionale alle richieste della movida napoletana rispetto allo scopo razionale dettato dalla necessità non solo di difendere il trasporto cittadino e la sua natura pubblica ma di rilanciarlo per offrire un servizio sempre più adeguato alle esigenze della collettività.

È ovvio che la terza metropoli d'Italia merita e meriterebbe un trasporto pubblico locale efficiente ed efficace tanto di notte, quanto di giorno e non solo il sabato sera fino alle 2.00. Sul punto va premesso che la disponibilità dei mezzi sufficienti per avere una vita libera e dignitosa rappresenta un diritto costituzionalmente garantito dall’art. 36 della Carta.

Il problema, al netto della propaganda aziendale, è quello che si riesce concretamente ad offrire (o per meglio dire, a non offrire!) alle periferie della città quotidianamente, da Pianura fino a Ponticelli, da Barra fino a Scampia, da Bagnoli fino a Barra.

Uno squilibrio ed una disparità tra cittadini della stessa città che dovrebbero ricevere uguale diritto alla mobilità, una ingiustizia per i lavoratori dei diversi settori di un'Azienda che sulla carta è sempre unica, ma che nei fatti è sempre più divisa.

Nemmeno un avvenimento storico come le imminenti Universiadi hanno portato il Comune di Napoli e l'ANM a ragionare in funzione delle reali necessità dei cittadini.

Bisogna ricordare che i punti cardini della città per atleti e turisti saranno il Palazzetto dello sport di via Argine, il Polifunzionale di Soccavo, l'ex base NATO di Bagnoli ed ovviamente lo stadio San Paolo di Fuorigrotta, tutti luoghi strategici che l'ANM raggiunge solo ed esclusivamente tramite i mezzi di superficie.

Come se non bastasse, ma chi usufruisce dei pochi autobus rimasti lo sa, dal 26 giugno il servizio, in modo particolare nelle cosiddette periferie della città, ha subito una rimodulazione dell’offerta di mobilità in termini di numero di linee e di corse, azzerando in concreto la possibilità per i cittadini di muoversi agevolmente, raddoppiandone i tempi di attesa alle fermate.

Gli enormi tagli effettuati e i pesanti sacrifici richiesti ai cittadini e ai lavoratori negli ultimi anni produrranno sicuramente una chiusura positiva del bilancio per il 2018, noi speravamo che quei soldi venissero investiti nel servizio e nel pagamento immediato delle spettanze arretrate che i lavoratori vantano ancora, invece Comune di Napoli, Azienda ed Organizzazioni Sindacali complici hanno ricalcato il solito fallimentare copione, l'unico che conoscono, fatto di promozioni, avanzamenti di carriera, clientelismo e "vestitini su misura", attraverso l'accordo sui prolungamenti ferro.

Uno squallore assistere, dopo ore di riunione, alla solita "spartizione" di questa o quella posizione lavorativa pur nella gravità della situazione aziendale, con l'avallo di un'Amministrazione Comunale che doveva fare la rivoluzione e che invece risulta essere la classica rappresentazione del "manuale Cencelli".