QUELLI CHE ORA CI DANNO RAGIONE, SENZA SE E SENZA MA!

Lunedì 02 ottobre 2017 sciopero ANM di 24 ore

Lentamente i nodi vengono sempre al pettine e tutti stanno accorgendosi che il piano di risanamento dell’ANM non è la panacea di tutti i mali, ma una maledetta storia di lacrime, sangue e ipocrisia.

Il Comune di Napoli ha ideato, in collaborazione con ANM, un piano di risanamento fallimentare, privo di adeguate risorse economiche e di un concreto piano industriale.

A distanza di mesi, coerentemente con quanto avevamo già previsto, il piano lacrime e sangue non ha né eliminato sprechi, clientele e privilegi né risanato alcun debito. Ha semplicemente creato le condizioni economico-finanziarie per trovarci di fronte al solito ritornello secondo cui non ci sarebbero alternative alle privatizzazioni (in questo caso parziale, ma significativa).

Aprire ai privati non è la soluzione per il trasporto pubblico di linea, non è quello che serve a Napoli e ai cittadini. Si vuole speculare sulla pelle dei napoletani e dei dipendenti dell’ANM pur di sottrarsi alle proprie responsabilità politiche e al controllo della corte dei conti.

LE BUGIE: LA PRIVATIZZAZIONE NON E’ LA SOLUZIONE

Ecco cosa sta accadendo nelle società private del Trasporto Pubblico Locale nel paese Italia: salari non retribuiti, turni di lavoro che rasentano l'illecito, revoca dell'intera contrattazione di secondo livello, carichi di lavoro sempre maggiori, norme sulla sicurezza disattese a fronte di servizi resi ai cittadini sempre più ridotti, precari e meno sicuri.

LA VERITA’ SUGLI ESUBERI

In ANM non esistono esuberi ma una irragionevole e cattiva gestione delle risorse umane e finanziarie, l’Azienda non ha mai voluto consegnare alla nostra Organizzazione Sindacale il documento attestante l’esigenza di personale per le attività svolte e ricomprese all’interno del perimetro aziendale, eppure a fronte di ciò ha attivato la procedura L. 223/91, contenuta nel piano di risanamento, per consentire la mobilità di personale verso altre aziende partecipate. Sembrerebbe, inoltre, intenzionata a collocare in aspettativa gli inidonei temporanei senza valutare l'opportunità di ricollocarli in altre attività aziendali di produzione diretta.

Città metropolitana, unico e vero ente che può decidere autonomamente le sorti del TPL nell'area metropolitana ed urbana di Napoli in virtù della Legge 56/2014 (Delrio), stenta a far valere questo diritto, decretando, di fatto, lo smantellamento della controllata CTP e il fallimento di ANM con la palese contraddizione di un avanzo libero di bilancio di circa 400 milioni di € bloccati dalle odiose norme sul pareggio di bilancio, imposte dalle politiche di austerity dettate dalla UE e Governo Centrale che, di fatto, ostacolano qualsiasi politica espansiva degli enti pubblici.

ALLORA NOI DICIAMO I SOLDI VANNO PRESI DOVE CI SONO E, QUINDI, SI VIOLINO ANCHE LE NORME SUL PAREGGIO DI BILANCIO PER GARANTIRE I POSTI DI LAVORO E IL DIRITTO ALLA MOBILITA’ DEI CITTADINI, COSTITUZIONALMENTE TUTELATO!

L’USB AL SUO 5° SCIOPERO PER CONTINUARE A CHIEDERE:

• la revisione delle misure “lacrime e sangue” contenute nel piano di risanamento;

• l’internalizzazione di tutti i servizi in appalto, la lotta agli sprechi e alle inefficienze, l’abolizione dei SUPERMINIMI e la revisione degli STIPENDI D’ORO;

• il rispetto degli impegni economici assunti dall’Amministrazione Comunale per il trasferimento dei fondi all’ANM e il pagamento del premio di risultato del 2016;

• un vero Piano industriale e il ritiro della procedura di licenziamento collettivo (L. 223/91);

• l’immediato ritiro di tutti i provvedimenti unilaterali all’organizzazione dei turni e dell’esercizio, in particolare nel settore ferro;

• un servizio efficiente contro una gestione colpevolmente e irrazionalmente sbagliata, a svantaggio dei diritti di chi viaggia (veicoli sicuri e adeguati, tempi certi di attesa, ecc.).

Noi vogliamo che l’Azienda resti pubblica e quindi dei cittadini e che il debito venga risanato da un’azione congiunta di tutte le parti pubbliche, Governo, Regione e Comune. Vogliamo che si continui a lavorare al progetto dell’Azienda Unica su scala Metropolitana (ferro/gomma). Vogliamo che i dipendenti e gli utenti dell’ANM non subiscano oltre al danno della drastica riduzione dei servizi anche la beffa di non vedere mai che a pagare siano coloro i quali, per mala gestione o incapacità, hanno distrutto il trasporto pubblico cittadino e aumentato le tariffe.

 

Le MODALITA’ di SCIOPERO e FASCE DI GARANZIA:

• Metropolitane e Funicolari dalle ore 6.30 alle ore 09.30 e dalle ore 17.00 alle ore 20.00;

• Autobus, filobus e tram dalle ore 5.30 alle ore 8.30 (ultima partenza ore 8.00) e dalle ore 17.00 alle ore 20.00 (ultima partenza 19.30) – Controlleria, Anm Point e Contact Center stesse fasce gomma;

Personale Amministrativo, Operai, Parcheggi ed Impianti Fissi: INTERA GIORNATA.