Rappresaglia politica nei confronti dei conducenti ANM. USB: vergognoso attacco ai lavoratori che segnalano malagestione nelle attività di pulizia dei mezzi e degli impianti di climatizzazione

Napoli -

Quanto sta accadendo in queste ore all’ANM è una vicenda che esula dalla mera problematica societaria ed investe la proprietà di questa Azienda - il Comune di Napoli – e chiama in causa il sacrosanto diritto/dovere dei lavoratori di considerare la propria ed altrui salute come una priorità da salvaguardare ad ogni costo.

Per tale motivo l’Unione Sindacale di Base investe l’Amministrazione Comunale la quale deve smettere di coprire la linea di condotta di ANM la quale sta configurando una classica Rappresaglia contro lavoratori che hanno agito per difendere loro stessi e i cittadini che usufruiscono dei servizi ANM

Veniamo ai fatti:

Nella giornata di giovedì 14 maggio i lavoratori ANM del deposito di Via delle Puglie sono stati impossibilitati a far uscire dal deposito alcuni bus perché non erano state eseguite le operazioni di pulizia e sanificazione che l’Azienda è tenuta a garantire quotidianamente. In alcuni bus, in questi giorni, come riportato da molti organi di stampa, sono stati trovati nidi di blatte oltre l’abituale sporco che caretterizza normalmente i bus dell’ANM!

Ebbene rispetto a questa sacrosanta e legittima protesta l’Azienda non ha trovato di meglio che avviare le procedure disciplinare contro i lavoratori (al momento risulta avviato un procedimento contro 45 lavoratori) che hanno rappresentato questa ignobile condizione di lavoro. Inoltre – la dirigenza di ANM – ha inviato alla Procura della Repubblica una Denuncia per chiedere alla Magistratura se ritiene che “nel compartamento dei lavoratori sussistano elemnti di rilevanza penale”.

Come se non bastasse il Vice Sindaco di Napoli, Enrico Panini, si è celermente prodotto in una mistificante operazione mediatica di “copertura politica” dei vertici ANM i quali – ancora una volta – hanno materializzato la loro incapacità di gestire seriamente una delle aziende più importanti della città.

Solo per restare all’ultimo periodo, relativo alla Crisi Pandemica, è utile ricordare che molte volte la Funicolare è stata costretta ad interrompere le corse in orario a cusa della mancata sanificazione dei vagoni e - da settimane - è possibile visionre sui Social foto, video e testimonianze dello stato di mancata pulizia di cui soffrono i bus ANM in circolazione. Per non parlare, poi, del vergognoso stato di degrado e di accertato pericolo in cui versano alcuni stazionamenti ANM particolarmente nella periferia urbana.

Rispetto a questa generale condizione di difficoltà i delegati dell’Unione Sindacale di Base hanno costantemente assunto un comportamento che ha sempre puntato alla sicurezza dei lavoratori, dei cittadini ed hanno fatto “l’impossibile” per far convivere l’esigenza di garantire il diritto alla salute e nel contempo la continuità di un servizio essenziale in una fase di crisi. 

Quando però l’incuria, le deficienze tecniche dell’Azienda e la palese violazione di qualsiasi Protocollo di Difesa della Salute determina situazioni come quella dell’altra mattina nel deposito a Via delle Puglie allora – per un sindacato degno di questo nome – tocca schierarsi dalla parte dei lavoratori e pretendere la risoluzione immediata della problematica.

Questo è accaduto ed a nulla servono le “rettifiche” dell’Azienda circa l’effettuata sanificazione dei bus accreditando l’idea che i lavoratori hanno protestato per il semplice gusto di dare vita ad una bizzarra protesta.

Eppure sono settimane che l’Unione Sindacale di Base comunica all’Amministrazione, all’Azienda ed alla Prefettura le quotidiane carenze di igiene, di sicurezza e di rispetto delle norme che, puntualmente, si registra nel Trasporto Pubblico cittadino. 

Dall’inizio della Pandemia abbiamo detto - a Napoli come altrove - che l’Unione Sindacale di Base non intendeva e non intende barattare il diritto alla sicurezza ed alla salute. Su questi temi abbiamo, lo scorso 25 Marzo, effettuato uno Sciopero Generale ed abbiamo dedicato, la nostra manifestazione del Primo Maggio, alla difesa della vita delle lavoratrici e dei lavoratori.

Per cui l’ANM e tutte le aziende che calpesteranno i Protocolli di Sicurezza si facciano una ragione. L’USB non retrocederà di un millimetro dalla denuncia seria e circostanziata di ogni mancanza degli elementari standard di sicurezza nei posti di lavoro e nei territori.

Invitiamo il Comune di Napoli ad eplicitare la sua funzione di controllo fino in fondo verso i vertici di questa Azienda e di non smarrire il senso della proprietà pubblica di un Bene Comune la quale deve essere costantemente orienatata alla difesa dei valori, non discutibili in alcun modo, della sicurezza e della salute per i lavoratori, i cittadini e l’intera città! 

Subito – dunque – il Ritiro delle procedure disciplinari verso i lavoratori.

In caso contrario l’Unione Sindacale di Base attiverà tutte le procedure formali a tutela dei lavoratori e metterà in campo le forme adeguate di mobilitazione fino alla cancellazione di questa vergognosa Operazione di Rappresaglia!

Esecutivo regionale confederale della Campania dell’UNIONE SINDACALE di BASE