Rispetto e giustizia per gli LSU della Regione Campania, precari da 25 anni
Prosegue l'iniziativa dell'Unione Sindacale di Base sul tema annoso della stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili in Campania, precari da ben 25 anni. Sono diversi gli enti pubblici che ancora non hanno emanato gli avvisi e/o predisposto le procedure per mettere fine alla grave e duratura condizione di precarietà lavorativa di questi lavoratori.
Tra gli enti ancora inadempienti, due importanti istituzioni come la Regione Campania e la Città Metropolitana di Napoli che ne utilizzano diverse centinaia. Ieri, a riguardo, una delegazione dell'USB ha incontrato ufficialmente il neoassessore regionale al Lavoro, Antonio Marchiello, e Maria Antonietta D'Urso, direttore generale Istruzione, formazione e lavoro ma, nonostante le dichiarazioni di disponibilità dell'assessore, non è stato registrato alcun avanzamento sulle due questioni di fondo, ovvero la tempistica delle selezioni già indette ed il riconoscimento di un giusto e dignitoso contratto di lavoro. Intanto il tempo corre e la scadenza del 31 marzo per la conclusione dei processi di stabilizzazione, si avvicina. "Non è compito della Regione risolvere la vicenda dei lavoratori socialmente utili" sostiene in sostanza l’assessore al Lavoro, che chiarisce anche che sulla materia decide il presidente De Luca.
E allora vorremmo interloquire con il governatore della Campania per chiedergli se ritiene giusto che gli Lsu in carico all'Ente Regione debbano essere discriminati dalla restante platea che è stata stabilizzata dai propri enti utilizzatori, ed inoltre, se ritiene moralmente giusto che dopo 25 anni di servizio prestato, debbano meritare un contratto che per quantità di ore e retribuzione non è pari neanche alla misura dell'assegno corrisposto come LSU. Perché la Regione dichiara di volerli contrattualizzare, certo, ma a totale e unico utilizzo delle risorse stanziate dal governo centrale. È evidente, e non sfugge a nessuno, il valore e l'acquisizione di un contratto di lavoro, ma è altrettanto evidente che dopo 25 anni di precarietà, senza tutele e senza contributi previdenziali, si rivendichi perlomeno il diritto ad una retribuzione dignitosa, da chiunque venga corrisposta, governo nazionale o regionale.
L'USB continuerà a manifestare e a lottare a fianco dei lavoratori per conquistare un contratto dignitoso ora! Alla Regione e al suo Presidente continueremo con tenacia a chiedere rispetto e giustizia.
Unione Sindacale di Base – Federazione regionale Campania
Napoli 2-2-2021