Sanità ed elezioni in Campania
E’ ormai accertato, nella Regione Campania, il settore dove maggiore è il numero dei candidati alle elezioni politiche, amministrative, ecc, è la Sanità pubblica
Un fenomeno in continuo aumento, il numero dei candidati nel settore, ha quasi superato quello degli aventi diritto al voto.
Non è che c’è un nesso tra questo fenomeno è la gestione della sanità pubblica, affaristica e clientelare, tra Partiti politici, sindacati concertativi e Dir. Generali di AA.SS.LL. e AA.OO.?
Preoccupati solo di rafforzare i loro poteri, utilizzando la Sanità pubblica per ricavarne consensi e voti, come ci dimostrano i risultati elettorali, che vedono in continua crescita i partiti che hanno occupato la Sanità Pubblica, e l’occupazione delle più alte cariche istituzionali della Sanità in Campania, da parte dei loro referenti, nonostante siano gli stessi principali responsabili del disastro gestionale.
Una disastro che ha prodotto i 5 miliardi di debiti, che adesso si vuol far pagare ai cittadini utenti e agli operatori del settore.
La R.d.B./CUB, più che un nesso, vede uno scellerato collegamento diretto e resistente, che da anni denuncia e lo ritiene il principale responsabile di tutti i mali della Sanità pubblica nel paese, ed in particolare in Campania, dove, per la situazione esistente è più facile praticare questa politica truffaldina e dove maggiore si evidenziano i danni nei confronti dei cittadini e degli operatori del settore.
Una situazione paradossale; le vittime di questa situazione sono, al momento delle elezioni, le stesse che con il loro voto, danno potere agli stessi loro carnefici. Un paradosso che può realizzarsi solo grazie al basso livello di sindacalizzazione e politicizzazione esistente, che non consente di distinguere nemmeno i nemici dagli amici.
Il voto è una cosa seria, non va venduto, non va scambiato con qualche piccolo favore, non va sprecato in nessun modo, ma soprattutto, non va utilizzato contro se stessi.