SEAMAN: LA GRANDE VITTORIA DEI LAVORATORI E DI USB
L’ASL NAPOLI 3 SUD surroga gli stipendi dei lavoratori non erogati dal Consorzio
Speravamo che la battaglia potesse essere vinta, ma nessuno ne poteva prevedere l’esito. Dopo ben quattro scioperi, incontri in Prefettura, dopo essere stati costretti a scendere in piazza con presidi, dopo le tante manifestazioni effettuate all’esterno dell’ospedale di Nola il risultato è andato nell’esatta direzione che ci eravamo prefissati, in linea con le nostre aspettative.
L’ASL NAPOLI 3 SUD al fine di sottrarre i 156 lavoratori del consorzio stabile SEAMAN, addetti alle pulizie, ai continui disagi relativi al ritardo degli accrediti delle spettanze, a fronte delle puntuali liquidazioni da parte della committente, ha fatto riferimento al comma 6, dell’art. 30 del D.Lgs n° 50/2016 dedicato alla tutela delle retribuzioni dei lavoratori che individua nel responsabile unico del processo, il soggetto chiamato alla verifica della regolarità del pagamento delle retribuzioni del personale impiegato nell’appalto.
Con una nota del 27 novembre 2017 a firma del Direttore del Servizio Acquisizione Beni e Servizi, dott.ssa Rosaria Comito, l’ASL NAPOLI 3 SUD ha invitato il Consorzio SEAMAN a provvedere, in tempi brevissimi, al pagamento di tutte le spettanze dovute evidenziando che in assenza del pagamento delle stesse, la stazione appaltante, in quanto soggetto obbligato in solido, avrebbe pagato direttamente le retribuzioni ai lavoratori, detraendo il relativo importo dalle somme dovute all’affidatario.
A seguito dell’ultima azione di sciopero di 4 ore del 16 dicembre, con presidio davanti all’ospedale di Nola, il consorzio stabile SEAMAN comunicava l’avvenuta surroga da parte della committente, relativamente agli stipendi di ottobre e 13a mensilità, e che al massimo entro il 27 dicembre i lavoratori avrebbero visualizzato l’accredito sul proprio conto corrente.
Questa grande vittoria è nata grazie all’unità dei lavoratori, alla sensibilità e al senso di responsabilità dimostrati dai vertici dell’ASL e, non ultimo, alla caparbietà con la quale l’Unione Sindacale di Base, attraverso i delegati aziendali, ha seguito passo dopo passo questa vicenda, soprattutto nel corso di questi ultimi mesi. Tale risultato dimostra, ancora una volta, che solo la lotta paga. Riprendiamoci tutto!