SUI FATTI DI BAGNOLI, L'U.S.B. RIVENDICA IL DIRITTO ALLA LOTTA SINDACALE DI BASE

DENUNCIATI 15 ATTIVISTI PER LE CONTESTAZIONI AVVENUTE IL PRIMO MAGGIO A BAGNOLI

Napoli -

La Questura di Napoli ha denunciato 15 attivisti per le cosiddette contestazioni avvenute il primo maggio a Bagnoli nell’area della Città della Scienza.

 

Cgil, Cisl e Uil hanno scritto una ulteriore pagina nera della democrazia negando la parola dal palco della festa musicale ai rappresentanti dei cassaintegrati di Pomigliano e ad una compagna di Bagnoli che voleva denunciare i ritardi della bonifica.

 

Anzi Cgil, Cisl e Uil hanno – in accordo con la polizia – aggredito il gruppo degli attivisti e dei rappresentanti dei movimenti di lotta, che dopo il corteo che era sfilato per le strade di Bagnoli, si era recato a ridosso del palco per rivendicare il diritto alla denuncia pubblica.

 

In tale contesto sono nate le contestazioni e la sacrosanta incazzatura contro l’atteggiamento arrogante ed autoritario dei dirigenti di Cgil, Cisl e Uil.

 

Non è un caso – infatti – che molti cittadini presenti in piazza per ascoltare la musica hanno solidarizzato esplicitamente con le ragioni dei manifestanti e conto il diniego avanzato da Cgil, Cisl e Uil.

 

L’Unione Sindacale di Base rivendica la propria partecipazione al Corteo di Bagnoli organizzato assieme ad alcuni centri sociali, movimenti di lotta ed organizzazioni politiche;

 

L’Unione Sindacale di Base offre il soccorso legale agli attivisti denunciati e si impegna ad articolare e generalizzare, nei posti di lavoro e nel territorio, gli obiettivi e le piattaforme dei lavoratori, dei precari e dei disoccupati.

 

                                                

 

                                                      Federazione Provinciale Napoli USB