SULLA GRAVE CRISI FINANZIARIA CHE ATTANAGLIA L'EAV
LA REGIONE CAMPANIA DEVE ASSUMERSI LE RESPONSABILITÀ DEL CASO E REPERIRE SUBITO I FLUSSI ECONOMICI PER TENERE IN VITA IL TPL CAMPANO
La grave crisi finanziaria che attanaglia l’EAV, holding regionale del trasporto locale, prospetta scenari devastanti che vanno ben oltre l’accordo siglato all’Assessorato del lavoro regionale tra CGIL-CISL-UIL-UGL,ASSTRA e Regione Campania.
Tale accordo voleva essere un baluardo per la difesa del livelli occupazionali del settore e della mobilità regionale,ma gli eventi che si susseguono vanno in direzione completamente opposta.
Le ultime vicende che interessano l’EAV, completamente assoggettato alla politica regionale immobile di fronte allo sfascio del trasporto su ferro e gomma ci fanno preoccupare seriamente per il futuro della holding e di tutto l’indotto che gli gravita intorno.
E’ di queste ore la protesta delle maestranze della Florida 2000 S.R.L.,società che si occupa delle pulizie e della gestione dei passaggi a livello.
La protesta nasce per l’ennesimo ritardo nell’erogazione degli stipendi da parte di Florida 2000, la quale vanta a sua volta un credito da EAV di quasi 12 milioni di euro.
A questo si aggiunge la mancanza di fondi per gli stipendi degli stessi dipendenti delle controllate di EAV e la mancanza di flussi finanziari atti a garantire la manutenzione di rotabili e bus aziendali.
I manager di EAV sono attualmente incapaci a reperire risorse in quanto la Regione Campania, nelle persone del Presidente Caldoro e dell’assessore al ramo Vetrella sono assolutamente immobili e non sono in grado di gestire l’emergenza.
Se manager di questo peso non hanno autonomia operativa, bisogna spiegare hai cittadini campani la loro funzione, in quanto basterebbe un semplice funzionario regionale messo a capo della holding che di volta in volta, attraverso l’interlocuzione con le istituzioni di riferimento, si interessasse del reperimento delle risorse PUBBLICHE, incassando un NO od un SI da tali istituzioni.
Non abbiamo bisogno di manager super pagati asserviti alla politica ma, eventualmente, di persone capaci di gestire sia i progetti a lunga e media scadenza, sia l’ordinario.
Si corre il serio rischio che, nel frattempo vada a termine l’operazione di fusione, le tre aziende su ferro vadano in fallimento, con tutte le conseguenze del caso, mentre il medico studia, l’ammalato muore!
E l’ordinario non si sta gestendo, le aziende controllate dall’EAV sono al tracollo finanziario, non vi sono risorse per il mantenimento degli attuali standard di esercizio ne tanto meno per gli stipendi, cosi come non vi sono le risorse necessarie per pagare fornitori ed appalti.
La Regione Campania deve assumersi le responsabilità del caso e reperire subito i flussi economici per tenere in vita il TPL Campano, pena la chiusura delle aziende, con gravi ripercussioni sul tessuto sociale regionale.
Napoli 21/03/2012
Esecutivo regionale USB Lavoro Privato
Antonio Mazzella