T.P.L. TRA DIRITTI NEGATI E POLITICHE DI PRIVATIZAZZIONE

ASSEMBLEA PUBBLICA MARTEDI 17 MARZO - ORE 16.00 - SALA MULTIMEDIALE “G. NUGNES” - VIA VERDI 35, NAPOLI

Napoli -

I continui tagli al settore del trasporto pubblico locale, le politiche di privatizzazione e l’abbattimento dei diritti dei lavoratori contenuti nel Jobs Act, pretendono una risposta seria e concreta da parte della categoria tutta.

Il contratto nazionale degli autoferrotranvieri scaduto ormai da 8 lunghi anni, e che rischia di divenire un ulteriore contenitore di perdita di diritti per i lavoratori e le loro famiglie a causa delle enormi contraddizioni che i sindacati confederali continuano a proporre in un momento di appiattimento sociale, investono l’USB di una ulteriore responsabilità di coinvolgimento della categoria che deve sfociare nell’unico modo possibile: il conflitto!

Come se questo non bastasse, l’armonizzazione del sistema pensionistico ha previsto un innalzamento dell’età pensionabile per gli autoferrotranvieri che ci obbliga ad una riflessione aggiuntiva sulle condizioni di lavoro, il tema dell’inidoneità ed il ricambio generazionale della categoria.

In questo contesto, CGIL, CISL, UIL, UGL e FAISA CISAL hanno monopolizzato le relazioni sindacali attraverso il Testo Unico sulla Rappresentanza del 10 febbraio 2014, che demolisce il diritto di sciopero, il valore del CCNL, ed applica norme pattizie in contrasto con la Costituzione Italiana e lo Statuto dei Lavoratori.

In ambito regionale abbiamo assistito al completo smantellamento del settore grazie alle politiche delle istituzioni locali, le quali non si sono per niente sforzate per sopperire ai tagli emessi dai governi nazionali. Sono passati sotto ai nostri occhi i fallimenti di alcune tra le più grandi aziende regionali del settore, così come non navigano in buone acque quelle ancora non pienamente coinvolte dalla mala gestione.

In ultimo, non meno importante, la riorganizzazione della tariffazione integrata “TIC” che ha fortemente penalizzato la cittadinanza con aumenti dei costi del servizio inversamente proporzionata alla qualità del servizio offerto.

Su questi temi, USB, in previsione dello sciopero nazionale tpl del 30 marzo 2015, intende aprire un dibattito confronto con lavoratrici, lavoratori, cittadini, movimenti, associazioni ed istituzioni locali, che possa portare un contributo in merito alla discussione.