Trasporto Pubblico Locale ed area Metropolitana di Napoli

Servono impegni seri e lungimiranti delle Istituzioni e del nuovo Management di CTP

Napoli -

Siamo Operatori del settore, consapevoli delle problematiche Nazionali e Locali che investono il comparto Trasporti, pertanto, riteniamo di avere il dovere morale e civile di informare i cittadini, gli utenti, i fruitori ultimi del servizio di trasporto pubblico locale, sulle cause che hanno determinato uno scempio di tale portata, rispetto al servizio offerto, sia in termini di puntualità e frequenza, che in termini di sicurezza e igiene.

Molto spesso (quasi sempre), l’interlocutore più immediato della legittima rabbia dei cittadini, per un servizio di trasporto indegno di un Paese civile, è il lavoratore che, nello stesso preciso istante in cui diventa destinatario di tale rabbia, sta svolgendo il proprio compito con tutte le difficoltà immaginabili, prevedibili e (addirittura) previste!

Tuttavia, per quanto riguarda la C.T.P. (Compagnia Trasporti Pubblici) di Napoli, è opportuno precisare alcuni aspetti legati alla vergognosa gestione del servizio negli ultimi anni.

Le inadempienze, le omissioni, la incapacità gestionale, la mancanza di prospettive ecc., complici la razionalizzazione dei costi ed il quadro normativo e legislativo peggiorativo nazionale e regionale, hanno fatto emergere una classe dirigente, politica e aziendale, limitatissima, poco lungimirante, senza idee e con l’unico pensiero fisso di abbattere i costi, con buona pace dei lavoratori e degli utenti.

Insomma, la peggiore classe dirigente degli ultimi dieci anni!

La CTP ha un Parco Macchine di tutto rispetto, operatori di esercizio qualificati e professionali, un personale amministrativo competente, un bacino di utenza molto ampio……eppure, tutti i giorni non si riesce ad effettuare nemmeno il 50% del servizio che dovremmo e potremmo garantire.

Gli autobus restano fermi per mancanza di manutenzione e di pulizia perché le aziende private, affidatarie di questi servizi, non vengono regolarmente pagate; spesso manca il carburante per carenza di fondi; alcune linee vengono soppresse per carenze di organico; si subisce una precarietà quotidiana che mortifica e demotiva.

A rimetterci non sono i politici, che negli ultimi tre anni non sono stati in grado di elaborare un Piano Industriale che consentisse la salvaguardia dei livelli occupazionali e il diritto alla mobilità del cittadino; non sono gli Amministratori Delegati, che non hanno saputo proporre un Piano Programmatico di sviluppo complessivo che ridesse fiato e prospettive ad un’azienda sostanzialmente in crisi; non sono i Sindacati istituzionalmente accreditati che, nonostante la loro evidente incapacità di tutelare i lavoratori e il potere di acquisto dei loro salari, mantengono gli iscritti ed una credibilità unicamente acquiescente fatta di beceri compromessi.

A rimetterci sono i lavoratori che, invece, hanno visto erodere i loro redditi attraverso i Contratti di Solidarietà, la mancanza di Rinnovi Contrattuali, l’abolizione delle navette utilizzate per l’Accompagnamento del Personale; hanno subito una indiscriminata cancellazione di diritti fondamentali e garantiti sia Contrattualmente attraverso l’abolizione della massa vestiaria, che Costituzionalmente con la precarizzazione della sicurezza e l’abolizione dei capilinea!

Ed infine gli utenti che subiscono soltanto aumenti tariffari senza, tuttavia, poter contare su un servizio di trasporto efficace ed efficiente.

Ad ogni cambio di poltrona rinnoviamo le nostre speranze sulla capacità dei “nuovi Dirigenti” di superare i limiti che sono stati elencati, ma, negli ultimi anni, c’è stata solo delusione e disillusione!

Da pochi giorni si è insediato un nuovo Amministratore Delegato, a cui, onestamente, non possiamo attribuire alcuna colpa della passata gestione, ma al quale, altrettanto onestamente e legittimamente, possiamo chiedere con quale mandato gli è stato assegnato il compito di guidare un’Azienda come la nostra! Di rilanciarla, in tutti i sensi, o di recitarle il “de Profundis” suo malgrado?

Per questo USB si propone come valido e costruttivo interlocutore con il fine di trovare il giusto equilibrio per salvaguardare i diritti e la dignità dei lavoratori, la mobilità dei cittadini dell'area metropolitana di Napoli e gli equilibri finanziari dei bilanci aziendali, a patto che ci sia la reale volontà di voltare pagina e guardare al futuro con intenzioni serie.

 

Napoli 22/01/2016

 

Coordinamento USB C.T.P.