UN OSPEDALE A RISCHIO PER I CITTADINI

NUOVO GUASTO ALLA TAC DEL P.O. SAN PAOLO, DIROTTATI I PAZIENTI DEL PRONTO SOCCORSO

Napoli -

OSPEDALE S. PAOLO UN OSPEDALE A RISCHIO PER I CITTADINI

 

Da oltre 15 giorni, non funziona, (di nuovo), la TAC al S. Paolo.

Sembra che si sia rotto (di nuovo) il tubo radiogeno, sostituito l’anno scorso con uno revisionato, (spesa circa 100.000 euro) numero di scatti di proiezione previsti, 150.000, scatti effettuati in un anno, circa 250.000.

 

Ed ancora una volta, l’ospedale è costretto a trasferire gli ammalati che giungono in pronto soccorso e quelli già ricoverati, in altre strutture o/e centri, pubbliche o/e private.

 

Ed ancora una volta, l’ospedale non ha una propria ambulanza rianimativa o comunque medicale, (da quando l’ASL ha deciso di riprendersela,).

 

Ed ancora una volta, per accompagnare le persone a fare una TAC, l’ospedale chiama una ambulanza privata, anche più volte al giorno.

 

Questa situazione assurda e costosa, espone i cittadini ad un grave rischio di assistenza, dovuto alle lunghe attese per l’arrivo dell’ambulanza e per raggiungere il luogo per effettuare la TAC. Attese che intasano con le barelle il P.S., creando ritardi all’assistenza anche per gli altri utenti in attesa al triage. 

 

Non sono servite a niente le tante morte per mancanza di ambulanza e di TAC.

 

La politica dei tagli all’assistenza Sanitaria in Campania, ci riporta indietro di 30 anni. Quando le persone come Cinzia Fico, 20 anni, morivano perché mancava la TAC e l’ambulanza rianimativa al S. Paolo, ed i cittadini, insieme agli operatori le fecero acquistare.

 

USB -CAMPANIA