USB Campania in piazza contro il carovita che massacra lavoratori e famiglie
L'Unione Sindacale di Base della Federazione Campania mercoledì 12 ha manifestato contro il carovita, in particolare contro l'aumento delle bollette e tariffe di luce e gas che hanno raggiunto cifre criminali, insostenibili per famiglie e piccole imprese.
In contemporanea con altre mobilitazioni svoltesi in varie città italiane da nord al sud, lavoratori, pensionati e precari organizzati dalla USB e appoggiati da Potere al Popolo, si sono radunati in via Vergini a Napoli, nel quartiere popolare della Sanità. I manifestanti si sono incontrati per esporre striscioni, distribuire centinaia di volantini e parlare soprattutto con le persone che stanno subendo gli effetti di una crisi economica di dimensioni globali che di fatto ricade pesantemente sulle condizioni di vita dei settori popolari.
L'iniziativa di lotta si è aggiunta a numerose altre che nelle ultime settimane hanno avuto luogo in tutto il Paese per dire no alla guerra, no alle spese militari e al taglio dei servizi pubblici, no alle speculazione sui prezzi delle materie energetiche.
Abbassare le armi e aumentare i salari e le pensioni. Un messaggio forte lanciato affinché il governo Draghi ancora in carica e quello che verrà a breve, confischino gli extraprofitti degli speculatori, in primis di Enel e Snam, per riportare le tariffe ai prezzi precedenti. I manifestanti hanno altresì rivendicato la rivalutazione dei salari e delle pensioni a fronte di una inflazione galoppante giunta al 9% che in pratica ha dimezzato il potere d'acquisto di lavoratori e famiglie.
La mobilitazione di mercoledì è soltanto una delle tante tappe che preparano lo sciopero generale nazionale proclamato da tutto il sindacalismo di base per il 2 dicembre prossimo.
Unione Sindacale di Base – Federazione Campania