USB Campania si mobilita contro il traffico di armi e il genocidio del popolo palestinese

Napoli -

In queste ore stiamo assistendo ad una mobilitazione internazionale per evitare che la  nave portacontainer israeliana, la Contship Era della compagnia istraeliana Zim che trasporta armi e materiale bellico, possa attraccare nel porto di Genova e Salerno per rifornirsi di armi che verranno poi utilizzate dall’esercito Israeliano per proseguire il massacro della popolazione palestinese.

Secondo un report di OCHA (aggiornato a inizio aprile 2025), da ottobre 2023 sono quasi 60 mila i morti di cui 20 mila sono bambini, oltre 115 mila i feriti; più di 2 milioni gli sfollati. A Gaza muore un bambino ogni 45 minuti.

Un milione sono i bambini rischiano la fame, le malattie e la morte,

Come USB ci opponiamo fermamente a tutte le guerre e non vogliamo essere complici del genocidio che continua a Gaza.  Siamo sempre stati e sempre saremo al fianco dei palestinesi nella loro lotta per la libertà e la pace.

Allo stesso modo, per denunciare e fermare il genocidio in corso in Palestina, crediamo sia necessario  che anche il Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, così come già hanno fatto il Governatore della Regione Puglia, della Emilia-Romagna e il Comune di Bologna interrompa ogni rapporto con il governo Netanyahu.

Serve abbassare le armi ed alzare i salari.

Le politiche di guerra perpetrate dal Governo Meloni non fanno altro che impoverire una popolazione italiana già gravata da inflazione e salari bassi. Proprio per questi motivi USB ha indetto lo sciopero generale del prossimo 20 giugno e parteciperà alla manifestazione nazionale contro le politiche di riarmo il 21 a Roma, alle ore 14:00 da Piazza Vittorio Emanuele.