USB apre la campagna nazionale per il contratto sociale dei pensionati “Buona la prima”
“Bello e molto partecipato è stato il dibattito pubblico incentrato sulla proposta USB di radicale modifica del sistema pensionistico e fiscalità delle pensioni”
Il dibattito, svoltosi presso la sala consiliare del Comune di Ponte (BN) è stato molto partecipato e tanti sono stati i temi che lo hanno animato, sviluppatosi, poi, sui punti programmatici della piattaforma rivendicativa per la radicale modifica del sistema pensionistico e fiscalità delle pensioni.
Non poteva mancare di soffermarci e nel fare un analisi generale e di approfondimento rispetto al contesto di crisi socio/economico che da tempo stiamo registrando nel nostro paese acuitosi, ed in questo ultimo periodo, per effetto della pandemia e dalla guerra in Ucraina le cui ricadute, inevitabilmente, si sono riversate, e continuano a riversarsi, sull’anello debole della società.
Un passaggio importante è stato incentrato, anche, sugli aspetti della precarietà negli sviluppi lavorativi, atteso che le scelte politiche governative, rispetto a tali prospettive, hanno accentuato le modifiche del rapporto di lavoro, con tendenza sempre più verso il sistema privatistico e quindi poco affini al concetto di lavoro pubblico, sicuro e garantito. Per tali ragioni abbiamo ritenuto estremamente necessario ed urgente mettere mano anche al sistema pensioni, con la nostra piattaforma rivendicativa, articolata nei suoi punti programmatici, tenuto conto che le pensioni sono, inevitabilmente, lo specchio e le conseguenze di tutto ciò che ha caratterizzato la vita lavorativa.
Nel corso del dibattito, è stato oltremodo ribadito di mettere in campo tutte iniziative possibili affinché si pongono le basi per un’inversione di tendenza rispetto al passato, poiché è arrivato il momento di pretendere il recupero di quella parte di salario che ci è stata sottratta in tutti questi anni e che è andata a giovamento dei profitti e delle rendite finanziarie con conseguenti ricadute anche sulle pensioni.
Se a ciò, poi, aggiungiamo anche gli effetti discendenti dalla guerra in Ucraina con il caro energia, il notevole aumento del tasso d’inflazione che si è ripercosso, soprattutto, sull’aumento dei prezzi e dei beni di prima necessità e, in generale, sull’aumento del costo della vita, diviene ancora più chiaro che bisogna organizzarsi per cercare di mettere un freno a tali derive atteso che, come sempre accade, l’aumento del costo della vita va a penalizzare solo ed esclusivamente le classi più povere e più deboli della società, compreso la maggior parte dei pensionati, i quali il più delle volte non riescono più ad arrivare a fine mese.
La vera emergenza del Paese sono il lavoro vero è garantito, il salario e le pensioni, e non il taglio del cuneo fiscale voluto dal Governo e Confindustria, con l’avallo dei sindacati confederali e compiacenti alle politiche governative di ogni colore che esse siano e/o siano state.
Bisogna mettere mano ai salari rivendicando, da subito, aumenti netti di almeno 300 euro nelle buste paga e sulle pensioni, e una legge che stabilisca una paga oraria di non meno di 10 euro netti al di sotto dei quali sia vietato scendere per qualsiasi contratto di lavoro.
Il dibattito, poi, si è sviluppato e declinato sui punti programmatici che compongono la piattaforma rivendicativa articolata in:
- Pensioni minime a 1.000,00 euro;
- Revisione della fiscalità delle Pensioni – Detassazioni e Detrazioni;
- Revisione delle perequazioni e adeguamenti agli indici dell’inflazione reale;
- Estensione del Bonus integrativo – ex bonus Renzi;
- Revisione dei coefficienti di calcolo per la determinazione delle pensioni;
- Revisione della Pensione di Reversibilità;
- Revisione delle liquidazioni del TFR e TFS;
- Sanità per gli anziani.
ricevendo condivisione ed apprezzamento di tutti i partecipanti all’assemblea.
Con questi intenti, senza la pretesa di aver esaurito la complessità della materia, è stata apprezzata e condivisa, da tutti i partecipanti, l’idea di avviare la campagna nazionale dal tema ”Costruiamo il futuro”, proseguendo il confronto sulle pensioni e sul sistema pensionistico, e quali le prospettive che attengono i giovani e le generazioni future, quali le condizione che riguardano, in particolare, l’anziano e la sanità.
Con questo primo momento di dibattito pubblico, abbiamo posto le basi per avviare i momenti di confronto in maniera generalizzata, con il preciso obiettivo di formulare un racconto di classe diverso sulle prospettive e sulle necessarie azioni da intraprendere per garantire il pieno rispetto del dettato costituzionale, per ribaltare le imperanti logiche del mercato anche nello stato sociale.
USB Pensionati