USB P.I. COORDINAMENTO GIUSTIZIA PROTESTA PRESSO IL TRIBUNALE DI TORRE ANNUNZIATA

VIENI AD ASCOLTARE LE RAGIONI DELLA PORKETTA TOUR

IL GIORNO 13/6/13 DALLE ORE 12.30 ALLE ORE 13.30 PRESSO LA RAMPA D’ACCESSO DEL TRIBUNALE DI TORRE ANNUNZIATA

Torre annunziata -

Le ragioni della Porketta Tour

L’Unione Sindacale di Base il giorno 13/6/13 dalle ore 12.30 alle ore 13.30 presso la rampa d’accesso del Tribunale di Torre Annunziata – sede centrale -  terrà all’esterno il “Porketta Tour”.

Durante la manifestazione/assemblea sindacale dei lavoratori del Tribunale e della Procura di Torre Annunziata verrà offerto pane e mortadella ai lavoratori, ormai ridotti alla fame, per protestare contro:

-         il mancato percepimento da ben otto mesi dei buoni pasto;

-         la progressiva riduzione del personale;

-         lo sblocco dei contratti

-         la distribuzione del Fondo Unico d’Amministrazione del 2011 e del 2012

U.S.B. Pubblico Impego – Coordinamento Giustizia

 

Cari Cittadini,

 

ti scrivono i dipendenti pubblici della Giustizia che oggi manifestano perché …

 

IL NOSTRO PROBLEMA E’ANCHE IL TUO PROBLEMA.

Da anni i governi di ogni colore hanno descritto i lavoratori pubblici come “carnefici”: ci hanno fatto apparire, agli occhi dell’opinione pubblica, come i “responsabili dello sfascio del Paese”, “assistiti  dello Stato”, “inutili” e “mangia pane a tradimento”.

Vi hanno convinto che il privato funziona meglio del pubblico.

Hanno privatizzato, infatti: Ferrovie, Comunicazioni, Gas, Luce e pezzi consistenti di Sanità, Scuola e adesso, anche la Giustizia è stata avviata nella stessa direzione.

Mentre la domanda di giustizia è più che raddoppiata noi dipendenti siamo passati dai 55.000 del 2005 ai 37.000 di oggi e, per ovviare a ciò, si ricorre cinicamente ad ogni forma di sfruttamento umano utilizzando negli uffici giudiziari carabinieri, finanzieri, disoccupati LSU, cassaintegrati e stagisti.

Addirittura ci si serve di personale prestato e pagato dagli ordini professionali e dall’ABI con evidenti conflitti di interesse.

La scellerata riduzione del personale in servizio sta travolgendo tutta la Pubblica Amministrazione;  la logica conseguenza è la riduzione dei Servizi Pubblici per te e per noi tutti.

Ora sorgono spontanei alcuni interrogativi:

se il problema eravamo noi Dipendenti Pubblici della Giustizia, così come nelle ferrovie, nelle telecomunicazioni e via discorrendo…, perché allora i costi di questi servizi sono triplicati? E perché: questi diventano di giorno in giorno più scadenti?

Da anni proviamo a dialogare con le Istituzioni Politiche per suggerire proposte alternative per arginare e risolvere la deriva e il declino del Sistema. Chi, infatti, meglio di noi che siamo in trincea tutti i giorni, può dare un contributo per risolvere i problemi dell’Amministrazione?

Eppure, siamo  ignorati al punto tale da essere diventati invisibili agli occhi di tutti, tranne quando veniamo additati come “fannulloni”.

Evidentemente chi ha la responsabilità di far funzionare il Pianeta Giustizia e gli altri Servizi Pubblici ha tutt’altri interessi.

Nonostante la nostra abnegazione al lavoro, volta a garantire un servizio per il cittadino così come previsto dalla Costituzione, dal 1975 ad oggi:

-    nessuno di noi ha fatto carriera;

-    andiamo in pensione sempre più tardi e con assegni sempre più miseri.

Oggi, noi dipendenti della giustizia:

-  non percepiamo i buoni pasto da gennaio di quest’anno ed in alcune realtà dal mese di settembre 2012;

-  attendiamo il salario accessorio dell’anno 2011 e 2012;

-  molti di noi attendono il pagamento dello straordinario dell’anno 2010, fornito obbligatoriamente per garantire servizi essenziali;

-  i nostri stipendi sono bloccati dal 2009 con una perdita secca di oltre  3000 euro.

Qualcuno potrà controbattere: “beati voi che almeno avete un posto di lavoro!”

Noi replicheremo: “la lotta di oggi sono i diritti di domani anche per i nostri figli!

Ci rivolgiamo a voi perché convinti, sia come lavoratori, sia come cittadini, di essere nella stessa ‘barca’ e perché per ogni lavoratore che licenziano c’è un servizio pubblico in meno per voi e anche per tutti noi ”.

Ecco perché dobbiamo uscire dal recinto  della rassegnazione e lottare insieme per rivendicare il diritto: alla casa, al lavoro, allo studio, alla salute, alla giustizia.

 

USB P.I. Coordinamento Giustizia