USB proclama 4 ore di sciopero in ANM per venerdì 23 aprile
L'Unione Sindacale di Base, facendo seguito alla prima astensione dal lavoro della durata di 4 ore, avvenuta l’8 febbraio e alla seconda astensione dal lavoro della durata di 24 ore dell’8 marzo è costretta a proclamare una terza azione di sciopero aziendale di 4 ore del Trasporto Pubblico Locale ANM per venerdì 23 aprile 2021, dalle 11 alle 15.
USB considerato il perdurare della fase di stallo, ha deciso l'astensione dal lavoro contro il mancato rispetto dei protocolli anti-Covid, le insufficienti misure contro le aggressioni, il comportamento inerte dell’alto management nella gestione del personale, la mancanza di considerazione nei confronti dei conducenti di autobus e il mancato pagamento dei crediti pregressi vantati dai dipendenti.
Abbiamo tentato in tutti i modi di portare l’ANM ad adottare e seguire le normative anti-Covid a bordo dei mezzi e negli ambienti di lavoro, ma continuiamo a registrare chiusure, a volte incomprensibili in questa fase pandemica e di emergenza sanitaria.
Come incomprensibile è che la gestione del personale continui ad avvenire senza la giusta trasparenza, efficienza ed equità, favorendo brogli e clientele nell’assegnazione di mansioni tecnico/amministrative, ancorché temporanee, non corrispondente al profilo professionale posseduto.
È arrivato il momento di rispondere in modo chiaro ed esaustivo ai bisogni dei cittadini utenti e dei lavoratori: a cominciare dal potenziamento del Trasporto Pubblico Locale attraverso l’assunzione in pianta stabile del personale precario, oggi, alla guida dei bus.
Ciò che appare ancora incerto è se l'amministrazione comunale, il sindaco di Napoli e i suoi assessori facciano finta di non capirlo oppure siano proprio complici a tutto tondo. Le società partecipate del comune di Napoli, a cominciare dall'AMM, sono l'esempio di sprechi, clientelismi e scarsa efficienza.
Difatti, la gestione del trasporto pubblico a Napoli è da troppo tempo che non risponde alle esigenze dei cittadini, ma bensì a quelle della politica, per dare una comoda poltrona da dirigente o una sistemazione nel CDA all'amico dell'amico.
È inaccettabile che il Comune di Napoli non abbia mai mosso un'azione di responsabilità contro gli amministratori e dirigenti che hanno arrecato danno all'ANM - costringendola al concordato preventivo - determinando la scarsa efficienza dei servizi.
Nonostante, in questi anni, l'Unione Sindacale di Base abbia puntualmente segnalato alla Corte dei Conti di Napoli e alla proprietà, Comune di Napoli, episodi di cattiva gestione, i cui effetti dannosi si riflettono sul bilancio degli enti conferenti - in ultima istanza, quindi, sulle tasche dei contribuenti - nulla è stato fatto.
Davanti a tanta sciatteria nel gestire il servizio, la salute e la sicurezza in azienda, le giuste aspettative economiche dei lavoratori, l’USB chiede:
• il miglioramento delle condizioni lavorative, incentivi e adeguamenti salariali per i conducenti di autobus;
• la regolarizzazione dei premi di risultato successivi al 2016, in quanto gli accordi di secondo livello non sono mai stati disdettati e tutt’ora vigenti;
• l'armonizzazione del trattamento del personale (uniformità valore ticket e tessere familiari per tutti);
• il rispetto delle normative anti-Covid e quelle igienico-sanitarie a bordo dei treni, bus e nelle sedi di lavoro, in particolare ad ogni cambio/fine turno del personale;
• una sana gestione del personale che metta la parola fine ai brogli, al clientelismo ed alla scandalosa gestione dei “Fuori posizione”;
• il fabbisogno di personale aziendale per l’individuazione dei posti vuoti da destinare all’espletamento della regolare procedura di selezione prevista per la copertura della posizione;
• la stabilizzazione dei lavoratori somministrati attraverso opportuni percorsi;
• l'immediata cessazione di qualsiasi atto unilaterale nell'organizzazione del lavoro e programmazione dei turni;
• le giuste misure di prevenzione tese a garantire il benessere psicofisico dei lavoratori, il contenimento dello stress lavoro correlato e i presidi di sicurezza, attivi e passivi, contro le aggressioni.
Il 23 aprile i dipendenti dell’ANM incroceranno le braccia per dare, nuovamente, un chiaro segnale all’azienda ed al Comune di Napoli, e cioè che i lavoratori tutti non sono disposti a fare ulteriori “sacrifici”.
Unione Sindacale di Base – TPL Campania
Napoli 20.04.2021