Giustizia, riorganizzazione Cisia Napoli: USB chiede la rettifica dell'ordine di servizio e la convocazione urgente dei sindacati
La USB Giustizia ha chiesto che, nell’ordine di servizio di riorganizzazione del Cisia di Napoli di ottobre, venga immediatamente cancellata la parte nominata “eseguibilità di un provvedimento datoriale” ritenuta intimidatoria.
Ha chiesto inoltre la convocazione urgente delle OO.SS. per discutere il merito del provvedimento.
La sentenza menzionata nell’ODS (Cassazione n. 9736/2018 della Cassazione), a nostro avviso viene utilizzata a SCOPO INTIMIDATORIO per imporre ai dipendenti di eseguire senza fiatare gli ordini di servizio di volta in volta impartiti, e non allo scopo informativo come vuole apparire.
Questo è confermato dalla parzialità dell’informazione fornita, perché se è vero che, in linea di principio il dipendente non possa rifiutarsi di eseguire l’ods se non attraverso la richiesta di sospensiva in ambito giudiziario, anche nei casi di ods illegittimo (ad esempio in caso di attribuzione di una attività non prevista dal proprio profilo professionale), è pur vero che:
• NON DEVE MAI ESEGUIRE UN ODS VIETATO DALLA LEGGE PENALE O CHE COSTITUISCA ILLECITO AMMINISTRATIVO (art. 60 lettera h del ccnl 2016-2018)
• PUO’ RIFIUTARE L’ODS, PER CAUSE DI FORZA MAGGIORE E PER STATO DI NECESSITÀ (ex articolo 45 del Codice Penale), SOLO SE I MOTIVI SONO DEBITAMENTE MOTIVATI E PROVATI
Si ricorda che uno dei doveri del dirigente è quello di favorire l’instaurarsi di un clima di leale collaborazione e garantire il benessere organizzativo della struttura cui è preposto.
NESSUN DIRIGENTE CAPACE HA LA NECESSITA’ DI OTTENERE IL RISPETTO ADOTTANDO STRUMENTI COERCITIVI: IL RISPETTO SI GUADAGNA CON LA PROFESSIONALITA’ E NO CON IL TERRORE
In allegato la nota inviata da USB