USB SCIOPERO TPL 14/06/2013
LA NOSTRA BATTAGLIA E’ TROPPO IMPORTANTE PER ESSERE PERSA! INSIEME NON SAREMO’ MAI SCONFITTI!!!
Il 12 giugno di due anni fa 26 milioni di persone chiedevano con il loro voto di non privatizzare i servizi pubblici essenziali, tra questi il TPL... A distanza di qualche anno, in barba a quella che emerse fermamente come sovrana e democratica espressione di volontà del Paese, sembra che i “soliti furbetti del quartierino” abbiano trovato l’ennesimo escamotage per agirare l’ostacolo... La maniera migliore per creare nelle persone, negli utenti, la ferma convinzione di concedere alla gestione privata il bene pubblico, passa per la dimostrazione palese che il PUBBLICO non funziona, non è efficiente, è sprecone, mentre il PRIVATO sia garanzia dell’esatto opposto... Ma in che modo “spacciare” una privatizzazione per qualcosa di diverso, ma soprattutto, chi sarebbe questo famigerato privato che dovrebbe rilevare la cosa pubblica? La risposta alla prima domanda è semplice: facendo passare l’operazione come un’azione di salvataggio, la seconda risposta lo è ancora di più: in Campania si chiama CAMORRA...!!! La crisi che attanaglia il settore è speculare a quella del Paese, con l’aggravante della malagestione politico-sindacale e della debolezza “strutturale” di certe Aziende, in questo quadro si colloca anche il rinnovo contrattuale e il progressivo smantellamento, in parallelo delle aziende pubbliche di trasporto e del diritto alla mobilità dei cittadini. L’USB ha chiamato nella giornata di venerdì 14 giugno 2013 la categoria allo sciopero di 24 ore escluse fasce protette, ricordando a quanti non dovessero saperlo che l’adesione allo stesso comporta per i lavoratori una decurtazione salariale pari alla prestazione non effettuata ( in soldoni fino a 100 euro...), sacrificio non trascurabile vista anche la criticità economica delle famiglie e dei lavoratori. Siamo certi che la risposta sarà compatta ed adeguata poichè mai come oggi i lavoratori sono coscienti del fatto che:
· c’è un progressivo e costante smantellamento del trasporto pubblico locale con il rischio di ulteriri aumenti di tariffe a fronte di ulteriori peggioramenti dei servizi erogati;
· si palesa una sistematica privatizzazione del settore nonostante il parere contrario dei cittadini;
· è in atto una campagna di legittimazione del diritto di sciopero e di denigrazione delle maestranze che, artatamente vengono additate come “il nemico da combattere”, pur ben sapendo che se di nemici si deve parlare, forse sarebbe il caso di cercarli in altre sedi;
· nonostante quasi 6 anni di mancati rinnovi contrattuali, i sindacati di regime hanno ricopensato i lavoratori con una nauseante “ELEMOSINA”, per non parlare poi della parte normativa fortemente penalizzante e peggiorativa sotto ogni aspetto, condita dall’accettazione di clausole che ci proiettano indietro di 60 anni, ai tempi del medioevo dei diritti dei lavoratori...
E’ più che evidente che in una situazione del genere sia d’obbligo federare le forze di lavoratori, studenti, precari e disoccupati, tra erogatori e consumatori del servizio, con la finalità di preservare e rilanciare il servizio pubblico, dotandolo di qualità e quantità, senza perdere quel ruolo di “ammortizzatore sociale” che unitamente a tutto il resto del welfare sono sotto l’attacco del capitale privato, e che, c’è da giurarlo, USB difenderà fino alle estreme conseguenze. Sicuri che le motivazioni profonde che potrebbero portare NOI a perdere i posti di LAVORO, VOI a perdere il DIRITTO ALLA MOBILITA’, siano patrimonio comune, invitiamo la cittadinanza, seppur nel disagio ad essere più partecipe alle vicende del TPL, partecipando attivamente ai comitati degli utentie alle relative associazioni: LA NOSTRA BATTAGLIA E’ TROPPO IMPORTANTE PER ESSERE PERSA! CONDUCIAMOLA INSIEME: UN POPOLO UNITO NON SARA’ MAI SCONFITTO!!!
Napoli 12 giugno 2013 USB Lavoro privato Campania – Comparto trasporti