USB: SENZA UN CONCRETO PIANO INDUSTRIALE PER ANM SARA' SOLO UNA LUNGA E INUTILE AGONIA VERSO IL FALLIMENTO E LA PRIVATIZZAZIONE
Prendendo atto che alcune misure immediate del preannunciato Piano Strategico dell’Amministrazione Comunale rispondano, in parte, alle rivendicazioni messe in campo dalle molteplici iniziative di lotta e di mobilitazione dell’USB, continuiamo a ritenere improponibile l’assenza di un concreto piano industriale e la mancanza di una visione di sistema del Trasporto Pubblico da parte di tutte le istituzioni coinvolte, in primo luogo Regione Campania e Città Metropolitana.
Ciò rende debole e poco credibile la reale volontà politica di salvaguardare il carattere pubblico del servizio, aldilà delle affermazioni che vengono fatte in proposito dall’Amministrazione,anzi la recente modifica dell'articolo 6 dello statuto di Anm va nella direzione opposta ,in quanto apre il capitale sociale dell'azienda alle incursioni dei privati.
I cittadini e i lavoratori hanno bisogno di certezze, di un trasporto pubblico integrato, moderno, efficiente e sicuro, non di semplici assicurazioni ed “atti di fede” che si richiedono per il salvataggio dell’ ANM, specie se non supportati da chiare ed adeguate risorse economiche.
Occorre che l’amministrazione comunale si adoperi veramente per esigere da Regione e Governo le risorse necessarie a garantire i servizi pubblici in città.
In tal senso, considerando che già esiste a livello di città metropolitana un cospicuo avanzo di bilancio di cui va richiesto con forza lo sblocco ed il suo utilizzo anche per il TPL, continuiamo a ritenere che la soluzione dell’Azienda Unica Metropolitana, ferro/gomma, sia la valida e vera alternativa alla strada della privatizzazione e alla speculazione liberista del settore.