USB:SULL'ACCORDO INTERISTITUZIONALE PER BAGNOLI
L’ Accordo sul “Programma di risanamento Ambientale e rigenerazione urbana” di Bagnoli – intervenuto tra Governo, Regione Campania e Comune di Napoli – è un atto significativo nella vita politico-amministrativa della nostra città ed avrà ricadute importanti nei prossimi decenni.
In tal senso il dibattito che si sta sviluppando tra forze politiche, sociali, intellettuali, associazioni indipendenti e movimenti di lotta a proposito di questa vicenda è un dato positivo perché favorisce i fattori di partecipazione e protagonismo popolare che sono stati la spinta materiale alle lotte che – negli ultimi anni – hanno costituito l’opposizione pubblica ai dichiarati disegni di manomissione urbana e di pesante ristrutturazione antisociale del territorio.
Rivendichiamo gli aspetti positivi del piano (spiaggia pubblica, ricostituzione della linea di costa, ecc.) proprio a quei fattori di partecipazione e protagonismo che citavamo in precedenza, mentre tanti sono i punti poco chiari, equivoci e sibillini di questo Accordo che potrebbero prestarsi ad eventuali “interpretazioni differenti”.
Saranno, quindi, i fatti che si produrranno ad indicare la linea di condotta e la direzione di marcia degli interventi che si metteranno in atto nella zona occidentale della città.
L’USB (Unione Sindacale di Base) ha sempre partecipato alle mobilitazioni che hanno caratterizzato il territorio di Bagnoli/Coroglio contro qualsiasi progetto di nuovo saccheggio della città ed ha sempre sostenuto i percorsi di autorganizzazione degli interessi popolari in questa zona della città.
Del resto - come è noto – su tante questioni (Avanzo libero di bilancio della Città Metropolitana, Trasporti, Rete Gas, Assetto societario alla Gesac, Assistenza e Terzo Settore) la nostra Organizzazione Sindacale è continuamente impegnata ad incalzare l’Amministrazione Comunale affinché si mantenga al centro dell’azione amministrativa la difesa del lavoro, dei servizi pubblici e la lotta alle politiche di tagli e privatizzazioni dei governi e dell’Unione Europea.
Sarà, quindi, fondamentale – ancora di più nel prossimo periodo – rafforzare, preferibilmente su scala metropolitana, l’organizzazione popolare e la vigilanza su tutti gli aspetti di questo Accordo e sul complesso dei provvedimenti che interessano le condizioni di vita e di lavoro dei settori popolari dei nostri territori.
Una auspicabile stagione di mobilitazione che – per essere veramente incisiva non solo verso Palazzo San Giacomo ma anche verso la Regione Campania ed il Governo – dovrà caratterizzarsi per il suo alto tasso di autonomia ed indipendenza il quale è – in questa fase – la precondizione per ricostruire un generale movimento di lotta in grado di misurarsi con le nuove condizioni che l’Accordo su Bagnoli rappresenta.