ALTRA TAPPA NELLO SFASCIO DEL TPL CAMPANO
LE RICADUTE SUL TESSUTO SOCIALE E SULLA MOBILITÀ DEI CITTADINI SONO ENORMI
Altra tappa nello sfascio del TPL Campano, i lavoratori delle aziende su ferro gestite dalla holding regionale EAV sono senza stipendi, materiale rotabile allo stremo per scarsa o inesistente manutenzione, rete ferroviaria senza alcuna garanzia di tenuta in termini di sicurezza ed affidabilità.
I lavoratori sono stanchi di pagare una crisi economica alla quale non hanno partecipato e della quale non hanno colpe.
Le ricadute sul tessuto sociale e sulla mobilità dei cittadini sono enormi, i tagli regionali al trasporto pubblico locale, entrati in convergenza con incapacità gestionali dei management e della classe politica stessa, passata ed attuale, hanno causato negli ultimi giorni la procedura fallimentare per l'EAVBus, controllata su gomma regionale di 1300 dipendenti, non dimenticando le già note vicende di ACMS di Caserta e CSTP di Salerno.
Da stamane si è bloccata la SEPSA, altra controllata regionale su ferro, dove tutti i lavoratori reclamano sicurezza ed affidabilità dei mezzi ferroviari, condizioni di lavoro degne di questo nome e stipendio, quest'ultimo messo in seria discussione questo mese da un comunicato dell'amministratore dell'azienda e dalle vicende fallimentari di EAVBus.
L'USB, oltre a partecipare attivamente alla fase di lotta e rivendicazione ed essere al fianco dei lavoratori coinvolti, esprime la massima ed incondizionata solidarietà ed appoggio a tutte le forme di lotta che possano essere utili ad innalzare il livello di attenzione sul TPL Campano, affinché si giunga ad una rapida e duratura soluzione dei problemi del settore.
Napoli 3/12/2012
Esecutivo Regionale USB Lavoro Privato