Enti Locali Campania: tra imbonitori e cortigiani la contrattazione decentrata è ferma al palo
A ridosso delle festività di fine anno si è conclusa l’approvazione definitiva dell’accordo sulla
ripartizione delle risorse decentrate anno 2024.
Partiamo dalla pregiudiziale che le risorse del fondo vengono ridotte di un cospicuo importo pari a
2.500.000,00 € per gli incarichi di elevata qualificazione, come da accordo della delegazione trattante
dello scorso 21/12/2023. Queste sono risorse che, come abbiamo evidenziato già in passato, sono
sottratte a tutti i lavoratori il cui salario accessorio dipende appunto dalla consistenza del fondo
stesso.
USB rimarca la propria posizione riguardo il finanziamento delle posizioni organizzative e degli
incarichi di elevata qualificazione, chiedendone la copertura finanziaria a carico del bilancio dell'ente,
e quindi fuori dal fondo risorse dei lavoratori dipendenti della Giunta Regionale della Campania, in
quanto ruoli funzionali all’amministrazione.
Parimenti, è palese l'iniqua ripartizione delle risorse che tra indennità per particolari compiti ed
aumento delle p.o. sacrifica invece il necessario potenziamento delle ex progressioni economiche
oggi differenziali stipendiali e di quelle verticali, ordinarie e in deroga che potrebbero interessare un
numero di lavoratori più significativo, specie nella fase attuale caratterizzata da una fortissima
erosione del potere d'acquisto dei salari. È un dato ineludibile la non assunzione di responsabilità da
parte pubblica e sindacale ad aprire un serio confronto con i soggetti decisionali per risolvere in via
prioritaria ed una volta per tutte l'aumento delle ore di lavoro per i dipendenti ex lsu che vengono
penalizzati due volte, anche sul piano della performance che continua ad essere parametrata pure in
questa tornata al 70%.
La parte pubblica, in rappresentanza dell'amministrazione, persevera nella tattica del rinvio di queste
ed altre questioni scottanti come, a titolo esemplificativo, il riconoscimento dell'indennità di sportello
per tutti gli operatori dei cpi e l'effettiva applicazione delle compatibilità tra indennità di responsabilità
e condizioni di lavoro o l'indizione dei bandi per le progressioni verticali, per quelle in deroga esiste ad
oggi un contributo finanziario dello stato valevole a tutto il 31.12.2025.
Ma se questo è il ruolo della parte pubblica, c'è da chiedersi quale sia invece quello delle oo.ss.
presenti al tavolo. Lungi dall'incalzare su queste questioni, cgil, uil, csa si dichiarano soddisfatte degli
annunci di disponibilità su future prebende per pochi. Nessun battito di ciglia, neanche di fronte a
risorse inutilizzate come si evince dalla presenza di economie di parte stabile pregresse pari a €
3.304.530,50.
Sono queste le considerazioni che non ci consentono di aderire all'impianto dell'accordo per la
ripartizione delle risorse decentrate 2024.
Siamo per una contrattazione che premi le professionalità dando a tutti le stesse opportunità di
valorizzazione e crescita impiegando le risorse disponibili in un rapporto giusto ed equilibrato.