LSU PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE PERMENENTE
IL 27 OTTOBRE GIORNATA DI MOBILITAZIONE REGIONALE
Una sala gremita all’inverosimile di Lavoratrici e Lavoratori Socialmente Utili ha rivendicato GIUSTIZIA rispetto alle INGIUSTIZIE subite in oltre 15 anni di attività lavorative, mai riconosciute come tali, per effetto di norme farraginose che NON prevedono l’effettivo instaurarsi del rapporto di lavoro con gli Enti utilizzatori dei LSU, e per l’assoluta inerzia delle stesse Amministrazioni.
L’assemblea generale dei Lavoratori Socialmente Utili della Campania, convocata dalla USB – Federazione Regionale Campania – ha posto al centro l’immediata ripresa della mobilitazione poiché dopo oltre 15 anni di precariato, ovvero di lavoro nero legalizzato nello Stato, nulla si è fatto per sanare, definitivamente e positivamente, questa profonda ferita di lavoro NON lavoro nella pubblica amministrazione.
L’Assemblea ha votato all’unanimità importanti documenti in cui, oltre a proclamare, da subito, lo stato di agitazione permanente propedeutico alla proclamazione di azioni di sciopero, ha sottoscritto la mozione finale con cui è stata condivisa la piattaforma rivendicativa da sottoporre agli organismi Governativi Regionali nonché la proposta di promuovere un tavolo interistituzionale presso il Ministero del Lavoro per definire gli aspetti normativi necessari alla soluzione della vertenza dei LSU in atto.
L’assemblea dei LSU, infine, nell’esprimere la solidarietà ai colleghi LSU del Comune di Foiano do Val Fortore, sospesi dalle attività progettuali a far data dal 1° di Giugno u.s. e che ad aggi sono senza lavoro e senza assegno, non concretizzandosi le soluzioni prospettare dalla USB nei vari tavoli all’uopo tenutesi, rimarca l’immediata necessità, rendendosi partecipi, di intraprendere le iniziative necessarie per risolvere, positivamente, la vertenza in atto, ha condiviso la proposta dell’attivazione di una giornata di mobilitazione di livello regionale che si terrà Venerdì 27 ottobre p.v. con presidio e sit-in sotto la Giunta Regionale della Campania in via Santa Lucia a NAPOLI e di promuovere una giornata di sciopero nazionale dei LSU con manifestazione nazionale a ROMA.
Documentazione
Al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
- Direzione Generale degli Ammortizzatori Sociali
e degli incentivi all’occupazione – Divisione III -
via Fornovo, 8
00192 - ROMA
Al Presidente della Giunta Regionale della Campania
Via Santa Lucia, 81 - NAPOLI
All’assessore Regionale al Lavoro
Centro Direzionale – Isola A/6
Napoli
All’Assessore Regionale al Personale
Via Santa Lucia, 81 - Napoli
Ai Sigg. Sindaci et Amministratori
dei Comuni utilizzatori LSU
LORO SEDI
A TUTTI gli Enti Utilizzatori LSU
LORO SEDI
p.c. Commissione di Garanzia attuazione della legge
sullo sciopero nei servizi essenziali
Ufficio di Gabinetto – fax 06 67796408
Oggetto: Proclamazione stato di agitazione del Lavoratori Socialmente Utili utilizzati negli Enti della Regione Campania –Regione, Province, Comuni, Comunità Montane.
PREMESSA
Ad oltre 15 anni dall’avvio delle attività socialmente utili, all’uopo regolamentate da specifiche norme legislative - D.Lgs. 468/97 e del successivo D.Lgs 81/2001 - secondo cui si prevedevano, tra le altre, azioni mirate all’inserimento in attività produttive ed al superamento dello stato di socialità , oggi, pur nonostante una consistente riduzione numerica su base nazionale e regionale del personale LSU per effetto di stabilizzazioni e/o di fuoruscita dal bacino, la presenza dei precari LSU nella Regione Campania è ancora particolarmente e numericamente consistente e gli LSU utilizzati nelle diverse Amministrazioni ed Enti Locali consta di oltre 7.000 unità.
Le numerose manifestazioni messe in atto e le tante vertenze avviate da questa Organizzazione Sindacale, hanno determinato una inversione di tendenza, da parte dei Governi, rispetto alla visione generale delle politiche attive tendenti ad intervenire sul problema occupazionale dei lavoratori precari in generale tanto che, con la legge 296/06 (legge finanziaria 2007), fu attivato, per la prima volta, il fondo nazionale per l’occupazione finalizzato alla stabilizzazione dei precari ed il comma 1156 lettera f), dell’articolo unico della stessa legge finanziaria, determinò l’ avvio di tale processo dando facoltà agli Enti locali – Comuni con popolazione al di sotto dei 5.000 abitanti- di avviare le procedure stabilizzazione degli LSU la cui entità numerica fu stabilita nella misura di 2.450 unità.
Oggi, tra l’altro, tale entità numerica NON è stata integralmente soddisfatta tant’è che le stabilizzazioni dei LSU effettuate da parte dei Comuni, secondo tali indicazioni legislative, sono state all’incirca 1.800 rimando un avanzo di possibili stabilizzazioni per circa 700 ulteriori unità di LSU.
In aggiunta a tale indirizzo legislativo - legge 296/06 -, con la legge finanziaria per il 2008 furono destinate risorse aggiuntive pari a 50 milioni di euro annui per le aree rientranti negli obiettivi di convergenza, in disponibilità del Ministero del Lavoro di cui la Regione Campania, in applicazione dell’art. 2, comma 549, della legge 24 dicembre 2008, n. 244, stipulava, con il Ministero del Lavoro, apposita convenzione le cui entità economiche - pari ad Euro 35.970.440,00, a decorrere dall’esercizio finanziario 2008 e per un triennio, oltre ai 10 mln di euro stanziati dal Decreto legge 1° ottobre 2007 n. 159 - , erano destinate esclusivamente all’avvio delle procedure di stabilizzazione dei LSU in detti ambito regionale permettendo così l’avvio dello svuotamento del bacino LSU anche per quei Enti che non erano stati ricompresi nella legge 296/06 (legge finanziaria 2007) .
In relazione di tale convenzione e della relativa disponibilità economica, in data 8 ottobre 2008, fu sottoscritto tra l’Assessorato al Lavoro della Regione Campania e le OO. SS., - tra cui anche la scrivente O.S. USB – già RdB - un accordo con cui si prevedevano modalità e misure economiche finalizzate alle azioni di reimpiego e di stabilizzazione dei LSU operanti negli Enti di tutta la regione Campania, - Regione – Province e Comuni - il che ad oggi, nonostante tutto, ha segnato il passo rispetto al concretizzarsi delle aspettative per le quali si erano avviate tali prospettive.
Ciò premesso e tenuto conto delle risorse all’uopo previste ancorché insufficienti a soddisfare l’intera portata di stabilizzazione dei LSU, numerosissimi Enti utilizzatori di LSU si sono ben guardati dall’ avviare ed attuare le procedure di assunzioni dei lavoratori LSU e questo ha acutizzato il paradosso in quanto gli stessi Enti utilizzatori – Comuni, Province e Regione- pur esigendo sempre più un impegno lavorativo reale e produttivo da parte dei LSU, utilizzandoli finanche a coperture dei vuoti in organico per effetto del blocco del tourn-over -, si sono defilati scrollandosi di dosso dalle proprie responsabilità soprattutto nella fase in cui ognuno, per proprie competenze, avrebbe dovuto, e dovrebbe tutt’ora, esercitare il proprio ruolo ricercando, nell’adozione di provvedimenti, soluzioni in cui contemperare sia gli aspetti amministrativi- gestionali che quelli occupazionali.
Per tali ragioni, oggi ci troviamo di fronte ad un quadro generale preoccupante tant’è che la situazione, di per sé, è divenuta insostenibile e paradossale anche sotto il profilo morale, poiché gli stessi Enti, facendo leva della situazione di precarietà in cui versano i lavoratori LSU, li utilizzano in maniera distorta e del tutto anomala rispetto alle finalità per le quali furono avviate le attività socialmente utili – D.Lgs 468/97 – Disciplina nell’utilizzo dei LSU- così come modificato ed integrato con il D.Lgs 81/2000 – in cui tutt’ora vige l’aspetto della “progettazione” per i quali gli LSU percepiscono l’assegno di sostegno –ASU – senza copertura previdenziali, senza la definizione del rapporto di lavoro, etcc., etcc..
In alcuni casi, fortunatamente molto marginali, abbiamo dovuto registrare addirittura situazioni oltremodo paradossali poiché vi sono provvedimenti in itinere che violano finanche i principi basilari di cui le norme specifiche intervenute ne hanno regolato la portata, oltre che interventi discriminatori, in termini stretti, nell’ utilizzo dei LSU.
Per quanto sopra e preso atto dell’assoluta discrasia in termini di provvedimenti normativi e dell’assoluta negatività da parte degli Enti utilizzatori ad avviare, in maniera concreta, la dovuta programmazione volta alla definitiva soluzione della problematica de qua, dando aspettative occupazionali concrete ai LSU dopo 15 anni di precarietà, nonché nel definire le previsioni per il riconoscimento, d’ufficio, dei contributi validi utili alla pensione per l’intero periodo svolto in regime LSU, ovvero dal momento dell’ assunzione fino al pensionamento del lavoratore, visto il mandato espresso dai lavoratori LSU della Campani riunitisi in assemblea per decidere il percorso rivendicativo da intraprendere volto alla soluzione del problema occupazionale dei LSU,
PROCLAMA
lo stato di agitazione permanente di tutti i lavoratori LSU della Campania a partire dal 12 ottobre 2011.
Lo stato di agitazione, propedeutico alla proclamazione dell’azione di sciopero, si intende revocato all’esito delle garanzie che verranno fornite dagli organismi Istituzionali cui la presente è diretta, rispetto al concretizzarsi dell’attivazione di un tavolo interistituzionale presso il Ministero del Lavoro, in cui convocare la Regione Campania, i Rappresentanti degli Enti utilizzatori LSU, la scrivente O.S. USB – Federazione Regionale Campania – ed una delegazione di LSU -, per affrontare, discutere e definire, concretamente, le procedure di stabilizzazione dei LSU nonché definire le modalità della previsione della copertura contributiva nel periodo in regime LSU, atteso che ad oggi, detti lavoratori LSU, sono utilizzati presso gli Enti nei servizi essenziali di prerogativa delle Amministrazioni, rendendo così le stesse Amministrazioni e/o Enti utilizzatori, efficaci ed efficienti nell’erogazione dei servizi alla collettività, vista anche la delicata questione che sta interessando gli LSU del Comune di Foiano di Val Fortore – Benevento – che dal 1° giugno u.s. sono senza lavoro e senza corrispettivo economico -Assegno ASU – per effetto della sospensione dei progetti da parte dal Sindaco del Comune e che ad oggi non ha trovato soluzione alcuna.
Napoli 12 ottobre 2011
USB Lavoro Privato Regione Campania