USB: FLOP PIANO DI RISANAMENTO ANM, LE BUGIE CON LE GAMBE LUNGHE!

Napoli -

Le nostre preoccupazioni sul PIANO DI RISANAMENTO ANM, il cosiddetto "libro delle favole" erano e sono fondate, i nodi finalmente sono venuti al pettine.

E' Indispensabile per ANM un concreto piano industriale e fondi adeguati da parte dello STATO, attraverso la REGIONE, perché i milioni di euro messi a disposizione dal comune (97 per l'esattezza, di cui 54 già erogati ed il restante entro fine luglio) da soli non bastano ad ampliare i servizi minimi (competenza regionale) di cui ha bisogno una metropoli come Napoli, terza città d'Italia per numero di abitanti.

La firma del piano di risanamento, lacrime e sangue, tanto sbandierata dalle OO. SS. come una vittoria, la salvezza, la panacea di tutti i mali, non ha né allontanato lo spettro del fallimento né migliorato la situazione economica, anzi a seguito della riunione tenutasi ieri al Prefetto possiamo affermare che è peggiorata.

Gli sprechi e le clientele sono sempre al loro posto, per nulla eliminati, inutili finora sono risultati i sacrifici effettuati dalle lavoratrici e dai lavoratori che operano in condizioni disagiate e fuori norma. Da un lato faticosamente si tenta di risparmiare qualche euro e dall'altro si brucia il doppio.

Dell'azienda "100% PUBBLICA" si rischia che rimangano solo i debiti a carico dei cittadini napoletani, di fatto è diventata una azienda che ogni giorno, da anni, privatizza parte delle lavorazioni attraverso un sistema di appalti e subappalti affidato a ditte esterne.

Manca un piano industriale che evidenzi e circoscriva, chiaramente, il perimetro aziendale delle attività di ANM.

Senza futuro non esiste presente, senza un concreto piano industriale non si va da nessuna parte, se non verso il fallimento e la privatizzazione, e i lavoratori questo lo stanno iniziando a capire, infatti, se hanno deciso di scioperare in massa con USB, per ben due volte ed a distanza di due settimane, e perdere soldi dalla busta paga significa che la preoccupazione è alta.

La proprietà, il Comune di Napoli, ieri, attraverso l'assessore Enrico Panini ha nuovamente dato delle indicazioni ben precise all'azienda su come e dove tagliare e su come e dove reperire risorse finanziari per risanare i debiti di ANM. Azioni che incidono poco o nulla sulla parte attiva dei dipendenti ANM ma che porterebbero condizioni di miglioramento generalizzato, non solo alle bistrattate casse dell'azienda ma all'organizzazione del lavoro.

Si prospettano mesi caldi sul fronte della lotta per i nostri diritti, per rivendicare il mantenimento dei livelli salariali e occupazionali. La nostra è una battaglia giusta, soprattutto SOCIALE, l'obiettivo è di garantire ai cittadini - come afferma Marco Sansone del coordinamento nazionale USB Lavoro Privato - un trasporto urbano moderno, efficiente, puntuale e pubblico, in particolare nelle zone periferiche, aggredendo e colpendo sprechi e clientele.

Uniti nella lotta, uniti nella vittoria.

INSIEME SIAMO UNA FORZA! USB RESITE!