ASL NA1 LA PROTESTA ARRIVA IN PROCURA

LA USB E I COMITATI PER LA DIFESA DELLA SANITA' PUBBLICA CONTINUANO A BATTERSI PER L'AMBULANZA RIANIMATIVA AL P.O. SAN PAOLO

Napoli -

Al Commissario straordinario dell’ASL NA 1 Centro

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E,pc. Al Prefetto di Napoli

Al Presidente della Giunta Regionale

della Campania

Al Sindaco di Napoli

        Napoli, 28/04/11                                                                                           all’Assessorato alla Sanità

della Regione Campania

Alla Procura della Repubblica

del Tribunale di Napoli

alla Procura della Corte dei Conti

della Regione Campania

                       

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l’ospedale S. Paolo di Napoli, facente capo all’ASL NA 1 Centro è un ospedale presidiale, non generale, con poche specialistiche, mancano: neurochirurgia (prevista ma mai realizzata), mancano emodinamica cardiaca e venosa, (confermato da casi di dipendenti colpiti da infarti cardiaci in servizio e trasportati nella clinica privata più vicina), manca una chirurgia d’urgenza, (costruita e mai messa in funzione), manca una chirurgia toracica, ecc., praticamente, è un presidio di pronto soccorso, con rianimazione, medicina d’urgenza, alcuni reparti di lunga degenza ed alcune  attività  ambulatoriali.

sul territorio afferente al S. Paolo, sono presenti circa 200.000 abitanti stanziali che aumentano in occasione di eventi sportivi; presso il presidio ospedaliero S. Paolo, staziona una postazione 118.

L’ospedale S. Paolo, aveva in dotazione da oltre 20 anni, un autoambulanza rianimativa per trasferire i pazienti bisognevoli di reparti specialistici assenti al S. Paolo, giunti in P.S. da soli o trasportati dal 118.

tale servizio era stato istituito a seguito delle proteste dei cittadini e degli operatori, promosse per fermare i crescenti e numerosi morti causati proprio dalla mancanza di tale ambulanza rianimativa. (vedi Cinzia Fico)

A seguito della revoca del contratto che l’ASL NA 1 Centro recise con la CRI, nell’ambito della riduzione delle spese e rimanendo la necessità di assicurare comunque il servizio 118 in città con mezzi propri, fù deciso di recuperare parte degli automezzi dislocati presso i presidi ospedalieri periferici dell’ASL NA 1 Centro, tra cui il S. Paolo, dove erano distaccate due autoambulanze, una di tipo A rianimativa (sopra citata) ed una di tipo B, per lasciare solo una di tipo B in ogni presidio, senza tener conto delle specifiche peculiarità del suddetto presidio, sopra esposte.

Una decisione incomprensibile e controproducente, in quando; non produce risparmio ne tanto meno  migliora il servizio trasporto infermi in città. Infatti, nonostante il già risicato numero complessivo di ambulanze rianimative in dotazione all’ASL NA 1, (4) per una popolazione di oltre un milione di abitanti,  tra l’altro, veniva deciso di declassare l’ambulanza rianimativa del S. Paolo, (spogliandola dell’attrezzatura medicale interna, attualmente depositata nel reparto di rianimazione del S. Paolo) in ambulanza di tipo B, riducendole a 3. di cui, una rimasta all’ospedale Loreto e solo 2 all’autoparco centrale dell’ASL NA 1. Inoltre, questa decisione, comporta che adesso, quando occorre l’ambulanza rianimativa al S. Paolo, bisogna chiamare telefonicamente l’autoparco centrale a capodichino, distante circa 10 km, quando arriva, oltre all’ammalato, carica il medico e gli infermieri per partire diretta al Cardarelli o altro ospedale, (distanza incerta), poi riparte per ritornare al S. Paolo, dove riporta il medico e gli infermieri,  poi riparte per ritornare all’autoparco a capodichino. Un percorso il doppio di quando l’ambulanza era assegnata al S. Paolo, un organico, sempre appartenete al S. Paolo, tempi per trasportare l’ammalato in pericolo di vita, raddoppiati, rischi altissimi per la vita dei pazienti e per la sicurezza degli operatori, direttamente esposti alle conseguenti reazioni dei familiari dei pazienti, di fronte a carenze e disfunzioni. Se poi serve l’ambulanza di tipo B,  la Direzione Sanitaria, autorizza a chiamare e pagare, un privato. Alla fine, riteniamo che questa decisione, produca un aumento dei costi ed un peggioramento del servizio, per i cittadini e per gli operatori.

Per questo motivo, le scriventi invitano i responsabili dell’ASL NA 1 Centro, a recedere dalla decisione assunta ed a ripristinare urgentemente l’ambulanza rianimativa permanentemente, presso il presidio S. Paolo.

In mancanza della quale, si riterranno i responsabili di questa decisione, responsabili anche delle eventuali conseguenze che potranno verificarsi nei confronti dei cittadini e degli operatori.

 

n.b. si allegano alla presente, relativa documentazione, composta da 3 documenti

 

R.d.B./USB   -   NURSING-UP  -  “Comitato per la difesa della Sanità Pubblica” – Comitato Cinzia Fico -